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«Lo Spirito Santo vi accompagni nella vita»



Dalle canzoni dello Zecchino d'oro a quelle dell'inno della Gmb al testo, scritto da 300 ragazzi delle zone montane dell'Alto Friuli, per sensibilizzare al tema della cura del creato.I bambini sono in piazza San Pietro fin dalle prime ore della mattinata. Arrivati, i più, da Ostia e Civitavecchia, dove sono alloggiati, e dalle parrocchie romane che hanno messo a disposizione posti letto. Sono oltre cinquantamila a partecipare alla messa con Papa Francesco. Il Pontefice dialoga con i bambini come un esperto catechista, e spiega, con parole semplici il senso della Trinità, quello «Spirito Santo che è nei nostri cuori», quel Padre che «non smette di perdonarci», ma «noi dobbiamo avere l' umiltà di chiedere perdono», e quel Figlio «che sempre ci accompagna».

I bambini non si distraggono e rispondono in coro alle domande. Non è facile spiegare la Trinità, che la Chiesa celebra oggi. Soprattutto il concetto di Spirito Santo. Il Pontefice lo spiega così: «Lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita». E i bambini ripetono con lui questa frase. «Il problema», aggiunge, «è chi è lo Spirito Santo. Non è facile, perché lo Spirito Santo è Dio, è dentro di noi: noi riceviamo lo Spirito Santo nel battesimo, nei sacramenti». E ancora, insistiamo, «lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita. Lo diciamo insieme. E quello che ci dice nel cuore le cose buone che dobbiamo fare. È quello che quando facciamo qualcosa male ci rimprovera dentro. Lo Spirito Santo è quello che ci dà la forza, ci consola nelle difficoltà. Lo Spirito Santo ci accompagna nella vita». Pregano per i loro coetanei che sono sotto le bombe, recitano l'Ave Maria per la «mamma che è in cielo», ripetono che «la fede ci fa felici». Ma, soprattutto, pregano «per i genitori, per i nonni, per i bambini ammalati, per la pace perché non ci siano le guerre». In piazza anche la premier Giorgia Meloni con la figlia Ginevra e con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Lino Banfi, il «nonno d'Italia» accompagna bambine e bambini all'altare per l'offertorio e saluta il Papa con una amichevole pacca sulla spalla.





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