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Agostino Di Bartolomei: a 30 anni dalla morte, il podcast sul “capitano silenzioso”


L'omaggio di RaiPlay Sound al capitano della Roma, campione d'Italia 1983, poi leader nel Milan

27 maggio – 19:34 – MILANO

A trent'anni di distanza dalla sua scomparsa, la voce di Agostino Di Bartolomei, il “Capitano Silenzioso”, torna a risuonare in un podcast di RaiPlay Sound interamente dedicato alla leggenda della Roma e del calcio italiano. Un viaggio in quattro tappe per ripercorrere la sua straordinaria carriera e la vita fuori dal campo, senza dimenticare il legame indissolubile con la squadra della Capitale, di cui fu simbolo vivente. Fino al momento della tragica morte, avvenuta il 30 maggio 1994.

il podcast su Agostino Di Bartolomei

Agostino Di Bartolomei – Il capitano silenziosoquesto il titolo del podcast in quattro puntate a cura di Manuel Fondato, è disponibile su RaiPlay Sound a partire da giovedì 30 maggio, nel giorno del trentennale della scomparsa del campione. Un programma che riporta indietro nel tempo, a quel maledetto giorno che ha segnato per sempre la storia della Roma e non solo, quando il capitano ha posto fine alla sua vita con un colpo di pistola a Castellabate. Una data tutt'altro che casuale: erano passati 10 anni esatti dalla finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool, apice della sua carriera e, per un destino beffardo, inizio della sua parabola discendente.

il lento declino

I l 30 maggio 1984 Rappresentò per Agostino Di Bartolomei la fine di un sogno. Capitano fedele della Roma, condusse la squadra all'apice della Coppa dei Campioni, un traguardo mai toccato prima dal club capitolino. L'Olimpico, quel giorno, traboccava di speranze e ambizioni, e migliaia di tifosi si erano radunati per sostenere i loro eroi in una sfida storica contro il Liverpool. La tensione di una finale giocata in casa, un sogno che Di Bartolomei aveva coltivato sin dai primi calci dati nei campetti di Tor Marancia. Notte Quella, però, la Roma si fermò a un passo dalla gloria. Non nei 90' regolamentari: il destino si decide ai calci di rigore. Di Bartolomei, con la sua precisione millimetrica, calciò il primo e segnò, ma questo non fu sufficiente.

Poi, l'inizio di un periodo di declino per il capitano. La separazione dalla Roma, il Milan, poi l'approdo in squadre come Cesena e Salernitana. Dieci anni dopo, il 30 maggio 1994, il tragico gesto. Anche su questo, si tenterà di fare luce, per ricostruire la vita e la carriera straordinaria di uno dei simboli più amati del calcio italiano, tragica icona della Roma e del calcio degli anni '80.

l'addio muto

Agostino Di Bartolomei non lasciare alcun messaggio di addio, non un biglietto, non una parola che potesse spiegare o anticipare il suo gesto estremo. La scelta di quei dati, tuttavia, sembra tuttavia un grido silenzioso, carico di significato. E Il capitano silenzioso cerca di interpretare quei silenzi, esplorando la vita di un uomo che, nonostante onori e gloria, rimase sempre fedele a se stesso, lontano dai clamori e dalle luci della ribalta. Di Bartolomei, soprannominato il “capitano silenzioso” per la sua indol pacata e razionaleera l'eroe silenzioso di un calcio che oggi vive solo nei ricordi di chi l'ha amato.





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