Gli smartphone a scuola? Gli studenti dicono no, gli adulti restano dipendenti. Petri: “Genitori incapaci di porre limiti” – Orizzonte Scuola Notizie
La docente e scrittrice Valentina Petri ha pubblicato un articolo su La Stampa in cui riflette sull'uso eccessivo degli smartphone, specialmente tra i giovani.
Attraverso un dialogo con i suoi studenti dell'ultimo anno delle superiori, Petri esplora la loro consapevolezza riguardo all'impatto negativo dell'eccessiva dipendenza dai dispositivi digitali.
Petri ammette di essere inizialmente pronta ad aspettarsi risposte conformiste dai suoi studenti sulla proposta di vietare gli smartphone ai minori di 14 anni. Invece, si trova di fronte a un “coro unanime di approvazione” che va oltre la semplice strategia scolastica. I futuri genitori, cresciuti a stretto contatto con le nuove tecnologie, criticano aspramente l'abuso degli smartphone, più duramente dei loro stessi insegnanti.
Gli studenti condividono una moltitudine di aneddoti sull'uso eccessivo degli smartphone da parte dei più giovani, dimostrando una profonda consapevolezza del problema. Raccontano di bambini assorbiti nei video YouTube invece che giocare, di fratellini che preferiscono le videochiamate agli incontri di persona e di genitori incapaci di porre limiti.
Petri osserva che sta crescendo una “generazione di non ancora genitori/fratelli o sorelle maggiori di tecno-censori”, rigorosi soprattutto con gli adulti che non hanno saputo gestire il fenomeno. Quando l'insegnante ipotizza soluzioni come il divieto degli smartphone a scuola, una studentessa risponde saggiamente che il problema richiede una presa di coscienza collettiva e un uso critico, prima di ricorrere a regole e leggi.
Petri conclude ammettendo che, a volte, sono gli studenti stessi a “sbatterle in faccia” la vera maturità, dimostrando una consapevolezza che molti adulti sembrano ancora non avere riguardo all'eccessiva dipendenza dalla tecnologia.