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Francoforte, anche Veronesi non va alla Buchmesse: “Ragioni balorde per escludere Saviano”


Non si placa la polemica tra una parte del mondo della letteratura italiana e il governo in vista della Fiera del libro di Francoforte dove il nostro paese è quest'anno ospite d'onore. Dopo il “no” a Roberto Saviano – che sarà comunque alla Buchmesse ma ospite della Germania – arriva anche la durissima presa di posizione di Sandro Veronesidue volte Premio Strega.

“Le ragioni balorde e ridicole con cui il Commissario Mazza ha giustificato l'esclusione di Roberto Saviano non mi permette di accettare l'invito che ho ricevuto. Continua questa pratica di ingerenza del Presidente del Consiglio e dei suoi più fidati collaboratori, accompagnata da “ putiniana ipocrisia”, su decisioni che non devono seguire logiche politiche Se si renderà necessario per il mio lavoro andrò a Francoforte privatamente”.

Ieri pomeriggio, dopo l'esclusione di Saviano da parte del capo della delegazione a Francoforte Mauro Mazza – “L'Italia ha scelto di non invitarlo per dare voce a chi finora non l'ha avuta” è stata la motivazione ufficiale – c'erano state altre due importanti defezioni in solidarietà llo scrittore napoletano. Alcuni scrittori, da Paolo Giordano al poeta Franco Buffoniavevano fatto sapere che rifiuteranno l'invito della delegazione.

Nell'elenco, tra gli altri, ci sono Alessandro Baricco e Susanna Tamaro, Alessandro Barbero e Pietrangelo Buttafuoco. Non ci sarà neppure Antonio Scuratial centro dell'episodio della censura Rai per il suo monologo sul 25 aprile, il quale, a sentire ancora Mazza, “ha preferito non esserci”. Diversa la versione dell'autore, premio Strega per M.: “Ho rifiutato l'invito del commissario governativo mesi fa perché non intendo far parte di questa delegazione. Ma ci sarò, invitato dagli editori tedeschi”.



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