News

L’ École française de Rome mette in mostra i suoi tesori



Nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Scuola francese di Roma (ospitata ai piani alti di Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia), si è inaugurata la mostra intitolata “Un museo per École: la collezione di antichità dell'École française de Rome”. La mostra è ospitata negli spazi espositivi della Galleria in Piazza Navona 62, altra sede dell'École a Roma. L'esposizione, curata dagli archeologi Cristiano Mazet e Paolo Tomassini, resterà aperta fino al 20 dicembre 2024, con ingresso libero.

La collezione presenta una gamma rappresentativa, esposta per la prima volta, di circa 200 reperti. Si tratta di. sculture, terrecotte etrusco-laziali, vasi greci ed etruschi, oltre a documenti provenienti dagli archivi dell'École française de Rome e dagli inventari degli arredi di Palazzo Farnese.

“Siamo lieti di presentare al pubblico la nostra collezione di antichità che testimonia l'impegno e la vocazione dell'École française de Rome nel campo dell'archeologia, ricerca e diffusione del sapere anche per il grande pubblico”, dichiara Brigitte Marin, Direttrice dell'École française de Rome. “Roma si arricchisce in questo modo di un altro punto di riferimento culturale destinato a tutti i visitatori. La mostra realizza dopo 150 anni il desiderio del primo direttore dell'istituzione, Auguste Geffroy, di allestire un museo di antichità per formare i suoi membri attraverso la pratica dell'archeologia. La diversità della collezione riflette la storia della pratica degli oggetti archeologici all'interno dell'École française de Rome al momento della sua fondazione, alla fine dell'Ottocento. Costituita dal prodotto di scavi effettuato dall'istituzione e proveniente da acquisti e donazioni di oggetti, la collezione spazia tra una varietà di temi che ne dimostrano la ricchezza e l'importanza”.

In autunno è prevista l'uscita di una monografia (curata da Manet e Tomassini) che rappresenta la prima pubblicazione scientifica interamente dedicata alla collezione archeologica dell'École française de Rome.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *