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Sudafrica al voto, a rischio l’egemonia di ANC



Trenta anni dopo le prime elezioni libere, quelle che segnano la fine dell'discriminazione razziale, il Sudafrica va alle urne per eleggere il nuovo parlamento. Il voto di quest'anno è seguito con particolare attenzione dalla comunità internazionale perché potrebbe rappresentare una svolta. Vacilla, infatti, il dominio dell'African National Congress, il partito di Nelson Mandela, che per tre decenni ha dominato la scena politica del paese africano. Furono proprio le elezioni di trenta anni fa a portare alla presidenza della Repubblica Nelson Mandela, l'attivista per i diritti civili premio Nobel per la pace nel 1993, tornato libero dopo 27 anni di prigione. La rivoluzione pacifica di Mandela resta una delle storie più belle del Novecento e la racconta molto bene Michele Farinagiornalista del Corriere della Seranelle pagine di L'isola di Mandela. Storia di una pace inimpresa. (Solferino).

Nelle votazioni di oggi l'ANC rischia di perdere la maggioranza assoluta in parlamento dopo aver vinto sei elezioni nazionali consecutive. Vari sondaggi danno il sostegno dell'ANC sotto la soglia del 50%. L'ANC ha ottenuto il 57,5% dei voti nelle ultime elezioni nazionali del 2019, il suo peggior risultato fino ad oggi e in calo rispetto al massimo di quasi il 70% dei voti di 20 anni fa. Se il calo sarà confermato, l'ANC potrebbe perdere per la prima volta la maggioranza in Parlamento, anche se si prevede che manterrà il maggior numero di seggi.

Per la prima volta, quindi, potrebbe essere necessario formare un governo di coalizione. I partiti che si presentano al voto sono 52, ma le forze di opposizione si frammentano. L'Alleanza Democratica (DA), principale partito di opposizione, ha firmato un patto con altri 10 partiti, accettando di formare un governo di coalizione se otterrà abbastanza voti per scalzare l'ANC dal potere.

Lo storico partito di Nelson Mandela, oggi guidato dal presidente Cyril Ramaphosa, perde consensi a causa soprattutto della situazione economica e sociale. Pesa moltissimo la disoccupazione, la più alta al mondo secondo la Banca Mondiale: 34%. Ma il dato reale potrebbe superare il 40%, mentre la disoccupazione giovanile supera il 60%.

Isobel Frye, direttrice esecutiva della Social Policy Initiative in Sudafrica, che si occupa di ricerca sulla povertà e la disoccupazione, secondo la Associated Press ha stimato che si tratta di almeno 24 milioni di adulti, su una popolazione di 62 milioni, che sono disoccupati o non sono coinvolti in alcuna attività economica e sopravvivono a malapena.

I cittadini devono fare i conti anche con la corruzione dilagante, la debole crescita economica, le pause di corrente e l'aumento della criminalità violenta. Come riporta la CNN, secondo i dati della polizia, in Sudafrica viene commesso un omicidio quasi ogni 20 minuti.

Gli elettori registrati sono 27 milioni e 800 mila, i seggi oltre 23 mila. Si vota non solo per il rinnovo del parlamento, ma anche per l'amministrazione di 9 province e 257 comuni. La nuova Assemblea Nazionale voterà per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, che resterà in carica per cinque anni. Ramaphosa può essere eletto per un secondo mandato, i risultati definitivi dovrebbero essere noti entro domenica 2 giugno.





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