La fine dell'anno scolastico. Lettera – Orizzonte Scuola Notizie
Inviata da Teresita Possidente – Insegnare, in questa parola si esprime in senso di una professione… segnare in, tracciare dentro. Un'arte che deve lasciare un segno, che deve poter disegnare arabeschi di meraviglia, passione, curiosità e attenzione verso tutto ciò che ci circonda.
È una pratica fatta di emozione, per citare Maria Montessori, che nell'aprire finestre di conoscenza, riesce a far spalancare radure di elaborazione, creatività, entusiasmo.
Sono queste considerazioni che chiudono la fine di un anno scolastico che per noi docenti rappresenta il traguardo di idee, progetti, esperienze. Le abbiamo realizzate insieme ai nostri alunni, il cuore della scuola, che accelera ai loro voli, alle loro emozioni e alla loro voglia di correre ancora verso un orizzonte tutto da fare, da pensare, da costruire.
Il nostro mestiere è questo, fatto in ogni istante di nuovi e inaspettati sentieri che partendo da terre conosciute, ci fa percorrere spazi infiniti e inesplorati, a cui gli unici a poterci condurre sono i nostri studenti. La scuola è la magia di un incontro che diventa mille incontri, mille passi, mille sogni… che da una parola ci porta ad un racconto, da una nota ad una sinfonia, da un passo ad un intero viaggio e non importa la fatica, perché in questo percorso deve sempre dominare la gioia di compiere il viaggio ed è questo obiettivo che un docente deve porsi, insegnare appassionando, per apprendere con il piacere di volare anche se quel volo può spaventare, ma a sostenerlo c'è la fiducia verso chi ci guida e sino a che non siamo sicuri, continueremo a tenere forte la nostra mano.
Un anno che si chiude, per aprirsi a nuovi spazi, quelli che siamo stati in grado di disegnare nelle nostre classi, insegnando ai nostri ragazzi a fare in modo di lasciare aperte le porte a sempre più vivi entusiasmi che condurranno verso sempre nuove mete, nuovi traguardi e nuovi orizzonti, con la fiducia del marinaio che si lascia abbracciare dall'azzurro infinito del mare aperto, senza mai averne paura.