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Fischi, urla e insulti: il pubblico del Roland Garros fa infuriare i tennisti


Gli organizzatori sono intervenuti, vietando tra l'altro anche l'alcol sugli spalti e accompagnando fuori tutti quelli che creano problemi

Alessandro Grandesso

31 maggio – 20:33 -PARIGI

Fischi, urla e anche qualche insulto. Le tribune del Roland Garros si sono trasformate a volte in una sorta di bolgia in stile stadio da calcio. E nel mirino del pubblico, in particolare francese, sono finiti i tennisti stranieri, anche i più illustri come la numero uno al mondo Iga Swiatek che se ne è lamentata. Così gli organizzatori sono intervenuti, vietando tra l'altro l'alcol sugli spalti.

sicurezza

Una decisione annunciata dalla direttrice del prestigioso torneo, Aurelie Mauresmo: “Siamo felici che ci siano tifo, emozioni e spettatori partecipi. Ma vogliamo essere intransigenti sul rispetto verso i giocatori e il gioco, quindi ho dato indicazioni in tal senso, anche vietando l' alcol in tribuna”. Parallelamente, Mauresmo ha ordinato agli addetti alla sicurezza di intervenire e accompagnare fuori i tifosi che creano problemi.

stadio

Per gli organizzatori si tratta di un cambiamento indotto da un pubblico più giovane, abituato allo stile del tifo calcistico che tende non solo a supportare la propria squadra, ma anche a destabilizzare l'avversario. Come capitato a Novak Djokovic, durante la sfida vinta con Roberto Carballes, segnalandolo all'arbitro: “Un fan all'inizio sosteneva l'avversario ma poi si è messo a gridare sul mio servizio, per l'arbitro non era un problema. Poi è chiaro che è meglio avere il tifo a proprio favore, ma bisogna essere coscienti del fatto che quando si affronta un giocatore di casa, si sfida anche il pubblico locale, ed è normale, fa parte dello sport”.





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