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“Trump non crollerà. Ma la condanna complica la rielezione: possibile perdita di 7-8 punti”. L’analisi del politologo Bill Schneider


NEW YORK – “Trump perde tra 5 e 6 punti nei sondaggi, a causa della condanna. Non è un crollo, perché la base Maga resta con lui, ma potrebbe bastare a farlo perdere”. Il professore della George Mason University Bill Schneider è uno dei pochi politologi non partigiani, che basano i giudizi sui dati.

Quali effetti avrà la sentenza di New York sulle presidenziali?

“Rende più difficile eleggere Trump. I sostenitori continueranno a votarlo, ma scenderà nei sondaggi. Non di molto: finora i nostri rilevamenti hanno indicato che in caso di condanna avrebbe perso tra 5 e 6 punti, e ora vanno verificati. Però è un po ' più del margine di vantaggio che ha su Biden Non ci sarà un rifiuto completo o un crollo, ma la condanna complicherà la sua elezione”.

Resterà lui il candidato?

“Il Partito Repubblicano non tornerà indietro, lo sta già difendendo. Trump è il padrone del Gop”.

Credo davvero che il processo sia stato un complotto?

Pensano sia stato un procedimento falso, una cospirazione per saltare di lui. Gli elettori Maga sono circa un quarto degli aventi diritto al voto, contando anche chi non va alle urne, ma sono pronti a credere a qualsiasi teoria cospirativa. Quindi resteranno con lui. Fin dal principio però questa era un'elezione molto ravvicinata e ora lui perderà un po' di terreno”.

I repubblicani moderati non dicevano che non avrebbero potuto votarlo in caso di condanna?

“Gli elettori Maga non accetteranno nessun altro. Chi potrebbe scegliere, Nikki Haley? Lui sosterrà che il processo è stato un imbroglio e loro lo seguiranno. Però c'è una percentuale limitata di repubblicani che pensa di abbandonarlo”.

Perderà gli elettori che avevano votato Haley alle primarie?

“Sì, in parte. Molti repubblicani tradizionali saranno influenzati dalla condanna. Lui otterrà comunque la nomina, ma gli basta perdere pochi punti per essere sconfitto alle presidenziali”.

Quanti repubblicani tradizionali potrebbero perdere?

“Finora nei sondaggi il 5 o 6% dei repubblicani diceva che non lo avrebbe votato in caso di condanna. La percentuale ora potrebbe salire al 7 o 8%, ma non ci sarà un crollo”.

A livello nazionale, oppure nei cinque o sei stati decisivi?

“Perderà voti ovunque, grosso modo nella stessa misura. Sarà il candidato, denuncerà la cospirazione, conserverà i voti Magama rischiare abbastanza consenso per essere poi sconfitto”.

Moderati e indipendenti saranno decisivi. Può perderli?

“Sì, soprattutto gruppi chiave come l'elettorato femminile. I partigiani hanno già deciso e non cambieranno posizione, da una parte e dall'altra. Però molti elettori non lo sono e rimarranno sgomenti del verdetto, perché sanno che eleggere Trump renderebbe gli Stati Uniti lo zimbello del mondo”.

Come deve reagire Biden?

“Non dire molto, perché i temi decisivi sono altri. Deve però rimarcare che Trump è stato condannato, e quindi ora la campagna è fra lui e un criminale riconosciuto come tale in tribunale”.

Biden deve andare al dibattito del 27 giugno?

“Sì, e sottolineare che Trump è un condannato, quando il tema emergerà. Bisogna vedere se ora Trump andrà al dibattito”.

Cosa prova a vedere un condannato alla Casa Bianca?

“Stormy Daniels e Monica Lewinsky sono diventate le due donne più importanti nella storia politica americana, la prima più della seconda. Le loro storie hanno dimostrato la capacità di condizionare l'intero sistema. Ciò conferma che ormai la politica americana non è più una questione di idee, e nemmeno di ideologie, ma di personalità Contano solo gli individui e le loro caratteristiche di carattere, un chiaro degrado”.



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