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Il giudice: Spinelli agli arresti domiciliari può incontrare tre suoi storici amici di scopone


Quegli amici che Aldo Spinelli nelle intercettazioni, confidandosi con il figlio Roberto, annoverava tra quelli veri, possono andare a trovarlo. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni, su esplicita richiesta degli avvocati Alessandro Vaccaro ed Andrea Vernazza, difensori dell'imprenditore del porto. Che si trova agli arresti domiciliari per corruzione elettorale dal 7 maggio scorso, coinvolto nell'inchiesta che ha scosso la Regione Liguria e travolto il presidente Giovanni Toti.

Così, da ieri, l'84enne Scio' Aldo potrà ricevere Silvano Siri, Massimo Milli e Gianfranco Paneri, da sempre legati a lui anche nelle sue imprese calcistiche. Siri lo aveva seguito quando era patron del Genoa e poi del Livorno, dove aveva ricoperto il ruolo di vice presidente. Milli, ex colonnello dei carabinieri, è stato direttore generale della squadra toscana. Anche la Procura ha dato parere favorevole, vista l'età avanzata di Spinelli e le sue condizioni di salute, in particolare quelle psichiche.

L'imprenditore nelle intercettazioni biasimava di essere solo e dì non avere amici veri, ad eccezione dello stesso Siri e di Augusto Cosulich. E il figlio Roberto gli ricordava che lui aveva impostato la propria vita su amicizie di comodo che, opportunamente usate (come quella di Signorini) erano sempre stati funzionali all'ottenimento di personali tornaconti: «Però papà, scusa la tua vita l'hai impostata così, cioè tu non hai mai creato delle amicizie vere e solide. Tu hai sempre fatto cose per opportunismo… quindi è normale che non è che hai degli amici, perché non li hai voluti costruire, uno… giusto? Perché hai sempre guardato ai… hai sempre ragionato da un punto di vista della prat… ehm…dell'opportunità no?… me l'hai fatto tante volte sto discorso qua no? Va bene? Va bene”.

Il nome dell'81enne Siri ricorre spesso nelle intercettazioni della Guardia di Finanza. E diverse volte Spinelli lo ha invitato a Montecarlo insieme alla moglie Grazia, preoccupandosi della direzione dell'Hotel de Paris per prenotare una camera anche per loro. L'altro amico che potrà andare a trovare Scio' Aldo è l'ex colonnello dei carabinieri Massimo Milli, che è stato direttore generale del Livorno Calcio. L'imprenditore divide con gli amici il gioco dello scopone.

Intanto, il giudice ha anche attenuato la misura cautelare per Angelo Arturo Testa, uno dei due fratelli (l'altro è Italo) indagato per voto di scambio aggravato dall'avere agevolato la mafia. Testa aveva l'obbligo di dimora nel solo comune di Boltiere (Bergamo), mentre adesso per motivi di salute potrà fissare in tutta la provincia di Bergamo per motivi di salute.



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