Terremoto Campi Flegrei/ Cosa non ha funzionato dopo la scossa di M 4.4: le principali criticità
Nessuna scossa di terremoto si è verificata nelle scorse ore ai Campi Flegreiuna situazione quindi di tranquillità per la popolazione locale scossa nel vero senso della parole da continui movimenti tellurici. La macchina organizzativa nel frattempo continua a muoversi e come vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri, il ministro Nello Musumeci ha ricevuto l'autorizzazione da parte del premier Giorgia Meloni, alla mobilitazione straordinaria.
Si tratta di un provvedimento che, oltre a mettere in campo forze maggiori per l'emergenza, prevede anche dei contributi pubblici destinati alle persone che vorranno sgomberare le proprie abitazioni se ritenute insicure per via proprio delle continue scosse di terremoto delle ultime settimane, fra cui quella di 4,4 gradi sulla scala Richter che ha gettato nel panico l'intera popolazione locale. Le persone che sono state sfollate, grazie a questi contributi, potranno eventualmente scegliere un tetto sicuro dove andare, in alternativa agli alberghi che sono stati messi a disposizione o alle “tendopoli” allestite dalla Protezione civile, pagando di tasca propria ma con il suddetto contributo.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: LE PAROLE DI CURCIO E GIULIVO
A confermarlo, come si legge sul sito del Corriere della Sera, è stato il direttore della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, presente ieri a Pozzuoli, epicentro dei Campi Flegrei, a margine dell'incontro tecnico-operativo che si è tenuto con i sindaci dell'Area flegrea nonché con i vertici della stessa Protezione Civile. «Con lo stato di mobilitazione si potranno valutare altre forme simili a quelle della sistemazione autonoma, dando un contributo che deve essere quantificato», ha spiegato.
Gli ha fatto eco il numero della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che ha spiegato che, grazie alla mobilitazione, si dispone «il coordinamento delle risorse nazionali di Protezione Civile al Dipartimento di Protezione Civile che arriva in supporto del territorio. In sostanza tecnici che stanno supportando l'azione di verifica sul territorio sono mobilitati anche da altre parti del territorio nazionale e questo viene fatto grazie a questo stato mobilitazione nazionale». Curcio ha spiegato come alcune risorse sarebbero già arrivate, senza dover aspettare appunto la mobilitazione suddetta.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI: 1.200 ABITAZIONI A RISCHIO
Dai controlli effettuati in questi giorni, circa 1.200 abitazioni risultano essere in situazione critica, ha spiegato ancora Italo Giulivo, e saranno esaminate attentamente dai tecnici preposti, leggasi ingegneri, architetti e personale con qualificazione sulla inagibilità di un edificio. «Nel giro di una settimana avremo un quadro complessivo» garantisce Giulivo.
La riunione, sottolinea il quotidiano di via Solferino, è servita anche per capire cosa ha funzionato e cosa no durante la recente scossa di terremoto di magnitudo 4.4, e tra le principali criticità sono emerse quelle riguardanti le vie di fuga, che devono essere liberate dai cantieri e facilmente percorribili, ma anche il trasferimento di disabili e persone allettate, situazione che “non ha funzionato” quasi per nulla”, scrive il quotidiano, oltre a verificare “lo stato delle infrastrutture e dei sottoservizi che necessitano di interventi ovvero” «di un'urgente risistemazione e miglioramento» parole di Curcio.
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