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Toti, primo incontro “politico” dopo l’arresto con il suo fedelissimo consigliere regionale Giampedrone: “Respingere senza indugi la mozione di sfiducia”


“Respingere senza indugi e con assoluta fermezza la mozione di sfiducia di martedì prossimo in Consiglio Regionale”. E' quanto emerso in un incontro, autorizzato dal Gip Paola Faggioni con parere favorevole della Procura, tra il governatore Giovanni Toti agli arresti domiciliari per corruzione e voto di scambio, e l'assessore regionale Giacomo Giampedrone. Incontro avvenuto stamani ad Ameglia (dove Toti è ai domiciliari) alla presenza dell'avvocato Stefano Savi.

Giampedrone, assessore alla Protezione civile per il secondo mandato di fila, è un fedelissimo di Toti e non è coinvolto nell'inchiesta sulla Tangentopoli ligure. E' la prima volta che il governatore può incontrare qualcuno che non sia uno stretto parente o il suo avvocato.

Dal lungo confronto fra i due, in quello che sembra soprattutto un messaggio politico alla sua stessa parte, “è emersa con forza l'intenzione di andare avanti in modo compatto insieme alla maggioranza di centrodestra, alla luce degli importanti risultati ottenuti in questi 9 anni di mandato”.

Lo stesso legale Savi ha fatto sapere che “a fronte delle emergenze processuali e delle indagini in corso, ad oggi non è stata ancora depositata l'istanza di revoca della misura” degli arresti domiciliari del governatore, “in attesa che il quadro istruttorio si definiscesca . Una scelta assunta – sottolinea il legale – nella convinzione che il lavoro della Procura terrà nel giusto conto anche le esigenze istituzionali della Regione Liguria”.

Toti è ai domiciliari nella sua casa di Ameglia dal 7 maggio scorso, con l'accusa di corruzione.



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