Sport

Starliner, buona la terza: è riuscito il lancio della navetta spaziale di Boeing che vuole fare concorrenza a Musk


Alla fine è partita, con gran sollievo di tutti: Cst-100 Starliner sta viaggiando alla volta della Stazione spaziale internazionale (Iss).

La nuova navetta americana per trasporto astronauti, costruita da Boeing e spinta da un razzo Atlas V, si è sollevata alle 16.52 ora italiana dallo Space launch complex-41 di Cape Canaveral in Florida. A bordo ci sono Sunita L. Williams e il comandante Barry “Butch” E. Wilmore.

Se la capsula passerà questo test, Boeing diventerà la seconda compagnia privata a fornire un servizio di lancio in orbita per astronauti e darà per la prima volta agli Stati Uniti un secondo veicolo per farlo, togliendo all'azienda SpaceX di Elon Musk una sorta di monopolio.

Il decollo arriva al terzo tentativo. Williams e Wilmore avevano preso posto, allacciato le cinture e atteso l'invano I l decollo prima il 7 maggio e poi il 2 giugno. Anche per questo le parole Butch Wilmore pochi minuti prima del lancio suonavano come una preghieram che terminava così: “mettiamo un po' di fuoco a questo razzo e spingiamolo verso il cielo, dove tutti questi americani tosti lo hanno preparato per andare”.

(afp)

Calipso, in onore di Cousteau

Come da tradizione – da quando la prima Crew Dragon di SpaceX ha dato il via al trasporto privato in orbita – il nome alla navetta lo dà l'equipaggio o uno dei suoi membri.

Nello spazio la navetta Crew Dragon a bordo tre americani e un russo




Williams ha scelto di battezzarla Calipso, come la nave che Jacques-Yves Cousteau usava per solcare i mari di tutto il mondo. Un suggestivo richiamo alla continua esplorazione che si fa in orbita, oltre l'atmosfera, come il leggendario esploratore sotto la superficie del mare.


L'attracco alla Iss è previsto per le 18.15 di giovedì 6 giugno, per tornare a visitare il laboratorio orbitante. Sunita Williams diventa oggi la prima donna a testare un veicolo spaziale completamente nuovo: 59 anni, ha già totalizzato 322 giorni nello spazio con oltre 50 ore di attività extra veicolari (le passeggiate spaziali). Per lei sarà la terza missione sulla Iss.
Anche Butch Wilmore (61 anni) ha volato due volte: una a bordo dello Shuttle e una sulla Soyuz. Ha trascorso nello spazio 178 giorni e 25 ore di attività fuori al lavoro circondato dal vuoto.
Il loro arrivo sarà accolto con particolare gratitudine da parte dei colleghi già in orbita. Qualche giorno fa, infatti, se è rotto il sistema che ricicla l'urina a bordo della Iss, e gli astronauti sono costretti ad accumularla in sacche e contenitori in attesa dei pezzi di ricambio, che a questo punto si può dire che arriveranno a breve .

Il collaudo della Starliner

Il “soggiorno” di Williams e Wilmore a fluttuare in microgravità sarà piuttosto breve. Una settimana circa, perché la missione riguarda soprattutto il collaudo definitivo della Starliner: le manovre automatiche e manuali in fase di volo e l'attracco alla Issprima di fare rientro sulla Terra – l'attraversamento dell'atmosfera è una fase molto delicata, date le altissime temperature che lo scudo termico deve sopportare.

Infine, l'atterraggio. A differenza di quanto avviene per la Dragon, la missione di Starliner non finirà con uno splashdown nell'oceano. Aprirà prima i paracadute e poi gli airbag per attutire l'impatto sul terreno del deserto Stati Uniti occidentali (New Mexico, Arizona, Utah o California). Con un diametro di 4,56 metri, Starliner può trasportare fino a sette astronauti, o all'occorrenza equipaggio e carico; la Nasa richiede quattro posti a ogni volo.


Boeing partecipa assieme a SpaceX al Commercial crew program, programma della Nasa per fornire il servizio di trasporto astronauti per e dalla Iss. Ma è stata battuta sul tempo di ben quattro anni dalla compagnia di Elon Musk, che ha lanciato il primo equipaggio il 30 maggio 2020.

Nel 2019 il primo volo di Starliner, senza nessuno a bordo, non andò secondo le attese. Decine di errori di software e ingegneria le impediscono di attirare alla Iss. Meglio il secondo tentativo, a maggio 2022: funzionò tutto come da programma, aggancio automatico e rientro compresi.

Dopo altri due anni di ritardi – e diversi problemi di sicurezza sugli aerei della compagnia – ecco questo primo traguardo.

Si staccano finirino e un pezzo di fusoliera in volo: Boeing 737 costretto ad atterraggio di emergenza





Musk è ancora in vantaggio

Terminato positivamente il collaudo, le navitte Starliner si uniranno a SpaceX nella rotazione degli equipaggi della Iss. Anche se l'azienda di Musk è ancora molti passi avanti. Ha già accompagnato otto equipaggi di astronauti professionisti (dipendenti di agenzie spaziali) sull'Iss e iniziato a sfruttare il sistema anche per voli commerciali: tre missioni, le prime totalmente formate da astronauti privati, con Axiom sull'avamposto orbitante e Inspiration-4, condotta dal miliardario e aviatore Jared Isaacman assieme a tre cittadini “comuni”. Anche Starliner potrebbe presto entrare nel business del turismo spaziale. Boeing sta infatti costruendo una stazione spaziale privata assieme a Blue Origin di Jeff Bezos e Starliner sarà uno dei veicoli per arrivarci.

SpaceX, lancio militare segreto Usa: in orbita il drone X-37B. Il Pentagono risponde alla Cina




Il Commercial crew program rappresenta un vero e proprio un cambio di paradigma: la Nasa non è più proprietaria dei veicoli (come accadeva con gli Space Shuttle), ma paga un servizio di trasporto, con risparmi enormi. L'agenzia spaziale Usa ha investito oltre 8 miliardi di dollari nel 2014 per finanziare lo sviluppo dei nuovi mezzi di trasporto, divisi quasi interamente tra Boeing e SpaceX. Oggi puoi così acquistare voli di trasferimento in orbita alla cifra di 65 milioni per astronauta con SpaceX; Boeing dovrebbe costare circa 90 milioni a persona. Cifre che portano il costo totale di un lancio tra i 300 ei 400 milioni: un terzo rispetto al miliardo abbondante necessario ai tempi dello Space Shuttle, sistema molto meno versatile e “pronto all'uso” rispetto alle capsule e ai razzi di oggi.



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *