Watford, il mercato con i soldi dei tifosi: azionariato popolare digitale da 20 milioni
La singolare iniziativa dei gialloneri dopo aver chiuso la stagione con un quindicesimo posto in Championship
Se un tifoso del Watford volesse aiutare la sua squadra sul mercato, da domani mattina potrebbe farlo in modo concreto senza alzarsi dalla scrivania. Venire? Comprando una delle azioni che il club ha messo sul mercato. Ma andiamo con ordine e analizziamo ogni passaggio dell'iniziativa.
equità digitale
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Per esattezza la società di proprietà di Gino Pozzo ha messo in vendita il 10% delle quote, la cui valutazione complessiva si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Ogni tifoso, per diventare socio, dovrà acquistare un minimo di 8 azioni: costano circa 15 euro l'una, per un totale di 120 euro. L'iniziativa di azionariato popolare si sostiene grazie alla equità digitaleovvero il concetto finanziario per cui ogni azionista è al pari degli altri sfruttando il web.
la lettera ai tifosi
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Il club ha poi pubblicato una lettera indirizzata ai tifosi, spiegando che la campagna servirà anche a creare fondi per la prossima campagna acquisti: “Siamo uno dei primi club inglesi a offrire ai fan e agli investitori un pezzo di proprietà del club. Parte dei fondi raccolti saranno destinati all'ingaggio di nuovi giocatori per rinforzare l'organico dell'allenatore Tom Cleverley e per puntare a un ritorno in Premier League”.
diritti e prelazioni
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Tuttavia i tifosi non avranno diritto di voto all'interno della società con il loro investimento, ma riceveranno eventuali dividendi, un evento raro per i club calcistici. In più il Watford ha promesso dei premi agli investitori, come prelazione per gli acquisti dei biglietti o incontri esclusivi con i giocatori del club. Ovviamente, tutto a seconda dell'investimento. E chi lo sa, che il prossimo acquisto della società giallonera non possa arrivare direttamente dai suoi tifosi.
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