Elezioni europee, Salvini senza freni: “Macron criminale instabile”. E attacca Tajani, che reagisce: “Non accetto reazioni”
Primi exit poll sul voto europeo: arrivano dall'Olanda dove si è votato nella giornata di ieri. E a sorpresa l'estrema destra non sfonda, nonostante il leader Geert Wilders festeggi per “il miglior risultato di sempre alle Europee”. In vantaggio è invece la coalizione composta da laburisti e verdi e guidata da Frans Timmermans. Oggi le urne sono aperte in Repubblica Ceca e Irlanda, mentre in Italia è vigilia elettorale (ma senza silenzio, che invece è previsto da domani): i seggi saranno aperti dalle 15 di sabato 8 e per tutta la giornata di domenica. Tiene banco il braccio di ferro nel centrodestra tra Matteo Salvini e Antonio Tajani. Alle 15, il videoforum di Repubblica con Carlo Calenda (qui il link per inviare le domande).
Salvini senza freni: “Macron criminale instabile”
“Se qualcuno in Italia di centrodestra preferisce la sinistra al centrodestra, e preferisce il bombarolo e guerrafondaio, il pericoloso Macron, perché Macron è pericoloso e lo vedo instabile… Non voglio che il mio destino sia nelle mani di un tizio instabile. Se si preferisce Macron alla Le Pen, la guerra alla pace, il centrodestra disunito a favore del centrosinistra è un problema. Macron, vuoi la guerra? Mettiti l'elmetto, vai a combattere e non rompere le palle”: così Matteo Salvini durante un evento della Lega a Milano. “Non parlo di Crosetto, ma le parole di Macron e del segretario generale della Nato sono assolutamente chiare: quando uno ipotizza di bombardare e uccidere in Russia, è un criminale perché ci si avvicina alla terza guerra mondiale – ha aggiunto -. Sono contento se l'intero governo italiano la pensa come me. Quindi nessun combattimento italiano per colpire in Russia e nessun militare italiano a combattere in Ucraina, se siamo d'accordo bene”.
Von der Leyen: “Convinta del sostegno di molti leader: non ci faremo dividere dagli estremisti”
“Sono convinto di avere il sostegno di molti leader. Mi conoscono e conoscono la mia esperienza”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando con un gruppo di giornalisti a Porto. La candidata del Ppe ha sottolineato che “il primo mattone per costruire un'ampia coalizione per un'Europa forte” è l'unità del suo partito, il Partito popolare europeo. In questo senso, ha assicurato, i membri della sua famiglia politica sono sulla stessa linea nel Consiglio europeo, dove si trovano una dozzina di capi di Stato e di governo popolari, e nel Parlamento europeo, dove prevedibilmente rimarranno la prima forza dopo le elezioni europee di questa settimana. Alla domanda se sarebbe disposta a dialogare con i Verdi per costituire la maggioranza che la sostenga, von der Leyen ha insistito che lavorerà “dal centro” e che è disposta a sedersi per lavorare con tutti gli eurodeputati pro-Ue, che sono a favore dell «L'Ucraina e difende lo Stato di diritto. “Gli estremisti di estrema sinistra e di estrema destra cercano di dividerci e noi non permetteremo che ciò accada. Il centro deve prevalere”, ha ribadito il leader tedesco.
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Tensione nel centrodestra, dura replica di Tajani a Salvini: “Non accetto lezioni di patriottismo”
Si alzano i toni tra i partner di governo alla vigilia del voto europeo. Dopo l'affondo del leghista Matteo Salvini, che accusa Antonio Tajani di “fare un dispetto all'Italia” sostenendo Macron e non Le Pen, arriva la replica stizzita del leader azzurro: “Capisco i toni da campagna elettorale di Salvini che sta cercando di recuperare voti: io sono ministro degli Esteri, non posso usare parole volgari nei confronti di un presidente di un altro Stato. Io sono un patriota italiano, ho fatto il militare, sono stato inquadrato in un reparto operativo Nato . Non faccio polemiche ma non accetto lezioni da nessuno quando si parla di Italia e di Patria”, ha detto Tajani a L'aria che tira su La7
Tajani: “Da Putin messaggi subliminali alla vigilia del voto”
Il presidente russo, Vladimir Putin“ovviamente mandano messaggi subliminali alla vigilia delle europee che cercano di fare differenze tra i Paesi della Nato e dell'Unione europea. Ma c'è una unità sostanziale sia nella Nato che nella Ue: noi siamo dalla parte dell'Ucraina, questo è incontrovertibile , ma abbiamo una posizione ragionevole: non vogliamo la terza guerra mondiale, non vogliamo la guerra con la Russia Abbiamo relazioni diplomatiche con la Russia e ogni giorno arriverà a Mosca la nostra nuova ambasciatrice. Cecilia Piccioniche terrà delle relazioni difficili”. Così il vice premier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajanianno Domini Agorà su Raitre. “Noi – ha sottolineato Tajani – stiamo anche proteggendo le 200 imprese italiane che lavorano nella Federazione Russa nel rispetto del quadro delle sanzioni: alla Farnesina c'è un tavolo permanente per assisterle”.
Voto Ue, guerra ibrida sui social. Mosca punta sull'astensionismo
dal nostro corrispondente Claudio Tito
Exit poll in Olanda: Wilders esulta ma la sua ultradestra non sfonda
Sorpresa nei primi exit poll in Olanda, il Paese che ha aperto ieri la maratona elettorale europea. La coalizione Laburisti-Verdi di Frans Timmermans è in vantaggio sull'estrema destra di Geert Wilders (foto). L'alleanza europeista otterrebbe infatti 8 seggi contro i 7 del Partito per la libertà. Wilders non sfonda, ma ottiene comunque una netta vittoria rispetto a 5 anni fa quando non ebbe eletti: 'Noi grandi vincitori', dice rivendicando “il miglior risultato di sempre alle Europee”. Seguono con 4 seggi i liberali di destra del premier uscente Marco Rutte. I cristiano-democratici guadagnerebbero 3 seggi come i liberali di sinistra. Due seggi al Movimento dei contadini e uno a testa ai centristi di Pieter Omtzigt, alleati di governo di Wilders, e al Forum per la democrazia guidato dal leader populista Thierry Baudet.
Salvini contesta: “Dice no a Le Pen e sì a Macron, il suo è un dispetto all’Italia”
Il derby nel centrodestra per conquistare il ruolo di seconda forza della maggioranza di governo accende la coda della campagna elettorale. Matteo Salvini contesta apertamente Antonio Tajani: “Chi divide il centrodestra, chi preferisce Macron a Le Pen, non fa un dispetto a Salvini ma all'Italia”, dice il leader leghista intervenendo a Mattino 5, su Canale 5 e contestando che “uno che parla di guerra a una che parla di pace”. E aggiunge: “Se tanti italiani ci daranno un voto avremo una grande occasione, per la prima vota ci sarà una maggioranza di centrodestra in Europa”.
Si vota anche in Irlanda: record di candidati delle formazioni estremiste
Urne aperte anche in Irlanda per le elezioni europee (e amministrative), con un'agenda dominata dalle questioni riguardanti immigrati e rifugiati, che rischiano di alimentare un rafforzamento dell'ultradestra. Di fatto, il numero di candidati delle formazioni estremiste – in buona parte indipendenti – ha raggiunto un livello record, anche se non è chiaro quanti di loro riusciranno effettivamente a farsi eleggere a livello locale od europeo. I sondaggi danno il Sinn Fein, attualmente all'opposizione, come primo partito ma in calo di consenso con il 22%, un punto sopra il principale partito di governo, il conservatore Fianna Fail. Le urne chiuderanno alle 22 ora locale (le 21 in italia): in gioco vi sono 14 deputati europei (il 2% del totale) e 949 cariche locali. Il capo del governo Simone Harris ha votato di prima mattina nel seggio della città di Delgany (foto sotto).
Aperte le urne in Repubblica Ceca, tra rischio astensionismo e timori di ingerenze russe
I cechi si recano oggi – insieme agli irlandesi – per il voto alle elezioni europee. La sfida principale della Repubblica Ceca è l'astensionismo: nella tornata elettorale del 2019 il Paese è risultato penultimo per affluenza al 28,72%. Sondaggi danno in testa il movimento centrista Ano dell'ex primo ministro miliardario Andrej Babis, davanti a una coalizione di centrodestra. I timori di un'ingerenza russa sono emersi nel periodo precedente al voto dopo che le autorità ceche hanno bloccato un sito ritenuto essere un'organizzazione del Cremlino utilizzata per promuovere la propaganda russa. L'indagine sul sito La voce dell'Europa si è poi diffusa in Belgio – sede del Parlamento europeo – dopo le accuse secondo cui i legislatori dell'Ue sarebbero pagati statiti dal giornale.