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Sangiuliano: “In Rai censurato sempre per mio spirito critico”. E glissa su Signorelli: “Parlate dei khmer rossi”


“Quando ero in Rai venivo censurato quotidianamente”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiulianonel suo intervento al convegno “Verso il G7: IA rischi e opportunità”.

“Sono sempre stato per natura uno spirito critico e ho fatto battaglie in questo senso – ha detto Sangiuliano – . Quando ero in Rai venivo censurato quotidianamente per il mio spirito critico. La Rai è espressione della pastorizzazione del pensiero, della banalità fatta pensiero. Ogni pensiero critico è stato censurato”.

Il ministro non commenta il caso del portavoce del ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida, Paolo Signorelli, appena dimessosi dopo le sue conversazioni telefoniche con Fabrizio Piscitelli, 'Diabolik'. Anzi, preferisco parlare d'altro: “Non ho sentito una parola sui gulag o sui Khmer rossi. Nell'aprile del 1975, i Khmer rossi iniziano un vero e proprio genocidio su due milioni di individui, solo perché provenivano da una civiltà industriale. Massacrati in nome del comunismo. A dettare l'agenda delle notizie voglio essere io. Per me, la notizia di oggi è il massacro di queste persone, a cui noi dobbiamo dedicare la nostra memoria”.

Lollobrigida infastidito dalla domanda sul caso Signorelli: “Perché cerchi lavoro?”






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