Tamberi come Valentino: esalta il pubblico con la gag delle molle nelle scarpe
Show del campione olimpico, mondiale ed europeo dopo l'oro di Roma con 2.37: finge un infortunio e “svela” il segreto della vittoria
Serata da antologia per Gianmarco Tamberi dopo aver vinto l'oro nel salto in alto agli Europei di atletica a Roma. Il campione azzurro è stato protagonista assoluto trasformando lo stadio Olimpico in un palcoscenico teatrale, davanti ai tifosi in delirio e al presidente Mattarella, in tribuna d'onore. Tamberi come Valentino Rossi, con la stessa fama di vittorie e la stessa innata capacità di incantare oltre i confini della propria disciplina.
l'ingresso di tamberi
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Gimbo ha iniziato il suo spettacolo personale già dalla chiamata in pedana, entrando di corsa e andando a salutare il presidente della Repubblica con un inchino. Poi saluti al pubblico, sorrisi, incitamenti ai compagni di Nazionale e agli avversari. Quindi l'inizio della gara con il salto a 2.22 in scioltezza. Sorrisi e pollicini, quasi fosse in allenamento. Tra un salto e l'altro, trova il tempo di andare a consolare un avversario uscito a 2.22. Poi “torna” in gara e comincia il vero spettacolo.
gli errori di tamberi
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Il campione olimpico di Tokyo commette un errore a 2.26, misura superata al secondo tentativo, ne commette addirittura due a 2.29 e scuote la testa, gettando nella disperazione la gente dell'Olimpico. Vuoi vedere che è la serata sbagliata? Invece… Rimette le cose a posto saltando 2.31 al primo tentativo, a quel punto ha la ragionevole certezza di avere l'oro continentale in tasca. Certezza che si materializza subito dopo.
tamberi vieni valentino
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E allora Tamberi diventa Rossi. Salta 2,34, fa impazzire lo stadio poi corre verso la sua postazione e si accascia a terra, si toglie una scarpa e ha il ghigno di chi soffre. Sembra dolorante, sulle tribune si vedono gli spettatori con le mani nei capelli, tutti con il fiato sospeso: no, ancora una volta un infortunio prima dell'Olimpiade come nel 2016? Ma è una maledizione? Attimi di puro terrore, poi le telecamere tornano su Tamberi che da terra ha infilato, senza farsi vedere, una mano nella sacca dove tiene le sue cose. Tira fuori una scarpa, un'altra tenuta accortamente nascosta, ci mette le mani dentro e… voilà, ne escono decine di piccole molle di metallo, scintillanti nella sera dell'Olimpico che diventa teatro a cielo aperto. Sta idealmente dicendo al mondo: “Sono queste che mi fanno saltare!”. No, è la molla che ha nel cervello, in realtà, che lo porta ancora una volta una spanna sopra agli altri. Gli spettatori impazziscono, Mattarella sorride e applaude, Tamberi-Valentino è il genio italiano fatto sport, fatto epica.
il bacio di gimbo
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Semina molle sulla pedana e lui ride, una giudice gli dice “sì ma adesso le raccogli!” e lui ride, guarda il pubblico, lo esalta, poi corre da una parte e dall'altra dello stadio, abbraccia tutti, si mette in posa per i fotografi e s'inchina, prima di salire sul palco d'onore: lo aspetta il “suo” presidente, Mattarella accoglie Gimbo avvolto nel Tricolore e Tamberi si inchina. Ci tenevamo a regalare al Presidente l'oro, missione compiuta. Poi torna giù e va dalla moglie Chiara, che soffriva con lui e per lui in tribuna. Abbracci e baci, poi ricomincia lo spettacolo. Tamberi, come Valentino, uno che luccica più dei metalli che vince.
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