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G7, Meloni apre i lavori: “Da qui risultati concreti”




Al caldo dell'assolata Puglia ha preso il via il vertice del G7 sotto la presidenza italiana. I leader sono arrivati ​​presso il resort di Borgo Egnazia in quel di Fasano (Brindisi), accolto da Giorgia Meloni. I rappresentanti delle altre sei nazioni del gruppo hanno posato per le foto di rito accanto al premier, per poi firmare uno dopo l'altro il logo del meeting. Poi, una volta riunitisi assieme, è stata la volta della tradizionale foto di famiglia.

In rosa anche lei, la prima a stringere la mano della premier italiana è stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: un'accoglienza formale senza baci o affettuosità tra le due leader. A seguire sono arrivati Olaf Scholzil primo giapponese Fumio Kishidail canadese Justin Trudeaued Emanuele Macron. Anche tra il Presidente francese e la premier sorrisi di circostanza e formale cordialità. In ritardo e “armato ” di rayban il presidente Joe Bidenche ha scambiato una serie di battute e scambi affettuosi con Meloni, prima di procedere con le ritualità del caso.

L'Italia ha scelto di ospitare il summit dei leader in Puglia e questa non è stata una scelta casuale. La Puglia è una regione del Sud d'Italia e il messaggio che noi vogliamo dare è quello di rafforzare il dialogo con le nazioni del Sud globale, perché questa terra è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo“. Così Meloni, aprendo la prima sessione dei lavori del summit G7. E poi ancora: “C'è molto lavoro da fare ma sono certa che riusciremo in questi giorni a portare avanti un confronto che sarà in grado di regalare risultati concreti e misurabili“.

La premier ha ribadito, inoltre, come gli obiettivi della presidenza italiana del G7 sono, da una parte, valorizzare ciò che unisce, rafforzare la collaborazione, dall'altra saper dialogare con tutti. “Il G7 non è una fortezza chiusa in se stessa, che deve difendersi da qualcuno, è un'offerta di valori che noi apriamo al mondo per avere come obiettivo uno sviluppo condiviso“, ha teso a precisare ai propri omologhi.

Su questo tema le fa eco von der Leyen: “Il G7 manderà un messaggio di “unità” sul sostegno all'Ucraina, sul piano Usa per una tregua in Medio Oriente e per un Indo-Pacifico “libero e aperto”“. E aggiunge: “In tempi turbolenti il ​​messaggio più forte che possiamo mandare è l'unità“. Unità per la libertà dell'Ucraina ma non solo: per un Medio Oriente pacifico e stabile e per un Indo-Pacifico libero e aperto.

Incombe sul meeting la questione dell'aborto e dei diritti riproduttivi. Nell'ultima bozza della dichiarazione finale del G7 iniziato oggi a Borgo Egnazia non è presente al momento un riferimento all'aborto. È quanto si apprende da fonti informate. Nella dichiarazione conclusiva del vertice dello scorso anno a Hiroshima, in Giappone, al punto 43 era scritto: “Riaffermiamo il nostro pieno impegno per assicurare salute e diritti sessuali e riproduttivi completi per tutti, anche affrontando la questione dell'accesso all'aborto sicuro e legale e alle cure post-aborto“. Sulla bozza, viene spiegato dalle stesse fonti, la trattativa è ancora in corso.

Nel frattempo prosegue la sessione pomeridiana dei lavori che prevede dei incontri bilaterali. Particolari entusiasmi attorno all'incontro tra il premier inglese Sunak e Meloni: “Libertà. Controllo dei confini. Difesa della sovranità nazionale. Questo è ciò che unisce la nostra politica. Questo è ciò che unisce le nostre due nazioni“.

Così in post su Instagram pubblicato insieme il presidente del Consiglio e il primo ministro britannico in un post che li ritrae insieme. Ma sulla seconda parte della giornata pesa soprattutto la presenza del presidente ucraino, al G7 per perorare la causa di Kiev.



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