L'età del fumo si abbassa, gli studenti alle prese con sigarette tradizionali ed elettroniche: “Metà ha provato almeno una volta” – Orizzonte Scuola Notizie
L'ultima indagine EspadItalia, condotta dal CNR-Ifc, ha gettato luce sulle tendenze del consumo di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie italiane nel 2023.
I dati rivelano un quadro complesso, con un aumento dei fumatori di sigarette tradizionali e un crescente utilizzo di sigarette elettroniche, soprattutto tra le ragazze.
Sigarette tradizionali: un ritorno in crescita
Nonostante il calore registrato nel 2020, il consumo di sigarette tradizionali è tornato a crescere nel 2023. La metà degli studenti ha provato almeno una volta a fumare, mentre il 32% fuma occasionalmente e il 19% quotidianamente. Le differenze di genere si sono attenuate, ma le ragazze di 15-16 anni mostrano prevalenze di consumo quotidiano superiori ai coetanei maschi.
Differenze regionali significative
L'abitudine al fumo quotidiano varia notevolmente tra le regioni italiane. Il Veneto registra la prevalenza più bassa (13%), mentre la Sardegna quella più alta (27%). Anche per le sigarette elettroniche si osservano differenze regionali, con Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna in testa.
Sigarette elettroniche: un trend in aumento
L'uso di sigarette elettroniche continua a crescere, raggiungendo il 37% nel 2023. Questo dato è particolarmente preoccupante tra le ragazze, che mostrano una maggiore propensione all'utilizzo di alternative alla sigaretta tradizionale.
Fattori di rischio e interventi necessari
L'analisi dei dati EspadItalia ha permesso di identificare i fattori associati all'iniziazione al fumo, tra cui il genere femminile, la residenza in zone rurali e la prossimità con amici fumatori. Questi risultati sottolineano la necessità di interventi mirati per ridurre il consumo di tabacco e nicotina tra i giovani, con particolare attenzione alle sigarette elettroniche e alle ragazze.
