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Un boom mai visto prima: l’atletica azzurra vola da Tokyo a Parigi


Mancano 43 giorni ai Giochi Olimpici 2024 e l'Italia già fa sognare i suoi appassionati




Giornalista

13 giugno 2024 (modifica alle 08:50) – MILANO

Il miglior Europeo della nostra vita si è chiuso con il botto, così come era iniziato: la 4X100 uomini si è presa la scena, gli applausi dell'Olimpico, quelli del sempre più deviato Presidente della Repubblica e un oro mai visto nella storia dell' atletica italiana. Un graditissimo dessert corposo servito da Matteo Melluzzo, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu (in rigoroso ordine di apparizione) al termine della grande abbuffata di medaglie, ben 24 (con 11 del metallo più prezioso) e primato mai messo in discussione nella classifica per nazioni. Uno spettacolo, una grande bellezza andata in onda nella città eterna, quella Roma che ha rivissuto le emozioni e le magie dei Giochi 1960, quando fu inaugurato lo Stadio Olimpico. Certo, 64 anni fa era l'appuntamento principe dello sport mondiale, mentre in questi giorni si è svolta “solo” la festa dell'atletica continentale.

il trionfo

Ma nessuno poteva immaginare un successo così straordinario dei nostri atleti: frantumati tutti i termini di paragone, con la spedizione finora più felice (Spalato 1990: dodici podi con 5 ori) diventata all'improvviso roba di poco conto, mentre neppure prendiamo in considerazione il confronto Roma su Roma a distanza di 50 anni, quando nel 1974 gli azzurri conquistarono appena 5 medaglie, con il solo Pietro Mennea capace di mettersi gli avversari alle spalle (sui 100, come ha fatto sabato scorso Jacobs, il filo rosso che unisce le due manifestazioni). Insomma, una volta i nostri successi erano merce rara e per questo li salutavamo con enfasi ed emozione, consapevoli di dover attendere chissà quanto tempo prima di poter esultare ancora. Poi il vento è cambiato in quel particolare 2021, nelle serate d'estate di un'Olimpiade rimandata di un anno causa Covid. In Giappone l'atletica azzurra si è rivelata al mondo in tutta la sua forza, diventando una potenza capace di mettere paura a tutti, compresi i figli del vento statunitense. Il trionfo planetario di Jacobs e Gimbo Tamberi condensato in pochi minuti ha fatto il resto: quel magico momento immortalato dai fotografi e che continua a rivivere all'infinito nelle pagine dei giornali, nei social, nei servizi tv e così via, è stato un fantastico moltiplicatore di energia positiva.

i successi

Ma quell'Olimpiade è stata anche una clamorosa iniezione di fiducia per gli atleti che già erano nel movimento e si allenavano fianco a fianco con i più grandi, quelli ritornati da Tokyo con il titolo di campioni olimpici. Hanno visto e toccato con mano quanto sia possibile in certe notti realizzare i sogni, compresi i più intrepidi. E sono ripartiti con questa convinzione. Quegli sforzi hanno trovato piena cittadinanza in questi Europei: abbiamo una Nazionale giovane, forte e vincente. Ai soliti noti (Jacobs, Tamberi, la 4X100, la Palmisano) si sono affiancati volti nuovi, bellissimi. La Battocletti, su tutti, capace di fare doppietta sui 5000 e 10000. E ancora, abbiamo ancora negli occhi le imprese nei 110 ostacoli del funambolico Simonelli, della garanzia Crippa (più Riva e la squadra della mezza maratona), del colosso Fabbri nel getto del peso, della commovente Fantini nel martello. E tutti gli altri saliti sul podio (ieri sera gli argenti della 4X400 uomini e della Iapichino più il bronzo di Arese) che hanno resa magica questa strana 6 giorni. Ma non finisce qui e speriamo che il meglio debba ancora venire. I Giochi di Parigi sono lontani appena 43 giorni. Lo show di Tamberi (capitano mio capitano e portabandiera) all'Olimpico sarà il nostro biglietto da visita in Francia. Aspettateci, stiamo arrivando.





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