Istruzione

Valutazione dell'inclusione, siamo ancora in attesa degli indicatori di qualità da parte dell'Invalsi – Orizzonte Scuola Notizie


Inviato da Gianluca Rapisarda (Dirigente scolastico del Convitto Nazionale “G. Piazzi” di Sondrio) – Con la fine dell'anno scolastico è tempo di autovalutazione per gli Istituti di ogni ordine e grado del nostro sistema d'istruzione.

Infatti, come previsto dalle procedure in atto ai sensi del DPR 80/13 e richieste dal MIM per l'Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche, anche quest'anno, le scuole italiane stanno chiedendo al termine della corrente come a genitori, alunni e personale di rispondere al monitoraggio sulla percezione del servizio scolastico loro offerto.

La compilazione del predetto questionario, ad esempio, nel Convitto Piazzi di Sondrio che chi scrive dirige è richiesta per poter rilevare punti di forza ed eventuali criticità, al fine di orientare le scelte relative sia all'organizzazione e al funzionamento della scuola sia all'ampliamento dell'offerta formativa per il prossimo anno scolastico e attuare i successivi interventi di miglioramento.

Sin qui tutto bene, se non fosse che, anche per l'anno scolastico che si sta concludendo, di tale complesso ed innovativo processo che sta riguardando tutti gli Istituti del nostro sistema educativo e formativo l'unico “convitato di pietra” resta ancora desolatamente la valutazione dell'inclusione scolastica.

Pertanto, dopo aver fatto con un mio recente contributo su queste stesse pagine un appello accorato al MIM per migliorare il DL 71/24 sul sostegno didattico agli alunni con disabilità, ne rivolgo un altro parimenti pressante ed urgente al Ministero e all'INVALSI perché si adoperino tempestivamente affinchè la valutazione dell'inclusione non rimanga solo sulla “carta” del D lgs 66/17, ma che possa sortire al contrario effetti immediati e concreti sulla qualità dell'istruzione degli studenti con disabilità.

Al riguardo, mi permetto di utilizzare le pagine di Orizzonte scuola, avanzando alcune proposte in merito a possibili Indicatori di qualità dell'inclusione scolastica.

Dovranno essere garantiti:

UN) L'assegnazione, da parte dello Stato, sin dall'inizio dell'anno scolastico e per il tramite dell'Amministrazione scolastica, dei docenti per il sostegno agli studenti disabili, frequentanti la scuola statale di ogni ordine e grado, per assicurare il loro diritto all'educazione e all'istruzione certificata ai sensi dell'articolo 13 della legge n.104 del 1992.

B) L'assegnazione agli alunni/studenti con disabilità di docenti per il sostegno, che hanno acquisito durante la specializzazione informazioni sulle didattiche delle singole discipline concernenti i modi di apprendimento dei disabili e che, comunque, ogni volta che si trovano ad operare con un alunno con disabilità, svolgano, ad inizio anno scolastico, un breve corso di aggiornamento con i colleghi curricolari su come leggere insieme la sua diagnosi funzionale o profilo di funzionamento e come impostare insieme e valutare il suo PEI.

C) L'assegnazione agli alunni con disabilità, da parte degli Enti locali, del personale dedicato all'assistenza per l'autonomia e per la comunicazione, come previsto dall'articolo 13, comma 3, della legge n.104 del 1992 e dall'art 3 del D.Lgs 66/17.
D) L'istituzione da parte del MIUR della figura dell'”esperto in scienze tiflologiche” o, quantomeno, di una figura che possegga competenze di base in tiflopedagogia e tiflodidattica.

E) La qualità della formazione delle figure professionali dell'assistente alla comunicazione e dell'”esperto in scienze tiflologiche” attraverso la certificazione delle loro competenze, rilasciata dall'Università, dopo la frequenza di appositi master. Tale certificazione delle competenze, con il rilascio dei due rispettivi titoli, costituisce la “patente abilitante” all'esercizio della loro professione.

F) L'uniformità, su tutto il territorio nazionale, della definizione dei profili professionali del personale destinato all'accompagnamento, alla comunicazione, ed all'assistenza specialistica degli alunni con disabilità (l'assistente all'autonomia ed alla comunicazione e l'esperto in scienze tiflologiche), attraverso l'individuazione di specifici percorsi formativi propedeutici allo svolgimento dei compiti assegnati.

G) La definizione da parte delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di un Piano Annuale d'Inclusività (PAI) che sia parte integrante del Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF).

H) L'istituzione da parte del MIUR di uno Sportello di Consulenza per ogni specifica disabilità presso i CTS o le cosiddette “Scuole Polo” esistenti su tutto il territorio nazionale, per fornire informazioni ed assistenza di base agli studenti disabili ed alle loro famiglie, da realizzare attraverso apposite convenzioni.

IO) L'applicazione, da parte degli Enti locali, del Dlgs 30 marzo 2001, n. 165 e della Legge 4 del 9 gennaio 2004 (cd Legge Stanca) sull'accessibilità, sulla fruibilità ed usabilità, efficacia e qualità degli strumenti tecnologici e degli spazi fisici delle istituzioni scolastiche.

J) L'applicazione della Legge 4 del 9 gennaio 2004 (cd Legge Stanca), del Decreto Ministeriale 30 Aprile 2008, del DECRETO 169 (“Decreto crescita 2.0 “convertito in legge il 12.12.2013) (articolo 9) e della Circolare 61/2013 dell'Agenzia per l'Italia Digitale sull'accessibilità degli strumenti didattici e formativi, per favorire l'adozione di libri di testo “accessibili” da parte delle istituzioni scolastiche e la loro fornitura in Braille e su supporto digitale accessibile da parte degli Enti Locali agli alunni/studenti con disabilità visiva ed ai docenti per il sostegno, sin dall'inizio dell'anno scolastico.

K) L'effettuazione di azioni finalizzate all'educazione, formazione ed istruzione degli alunni disabili sarà specifica nel metodo e nell'applicazione, ed avrà come certificatore dei risultati l'equipe “tiflopsicopedagogica”.

L) L'obbligo del rispetto da parte delle scuole private “paritarie” della normativa nazionale e delle leggi regionali vigenti in materia di diritto allo studio scolastico degli allievi con disabilità.

In definitiva, a parere dello scrivente, non ha senso parlare di valutazione del sistema d'educazione e formazione e di quella più recente dei dirigenti scolastici, che il succitato Decreto Legge 71 del 31 maggio 2024 introduce all'art 13, se entrambe le procedure non risultano strettamente connesse a quell'altrettanto strategico dell'inclusione degli alunni/studenti con disabilità. La qualità dell'inclusione scolastica non è una “monade” a se stante, ma da essa dipende ed è direttamente



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