Economia Finanza

Von der Leyen cerca il bis, secondo mandato più vicino


BRUXELLES – Crescono le possibilità di una riconferma alla guida della Commissione europea per Ursula von der Leyen, anche se restano le incognite di una maggioranza parlamentare da allargare, in un contesto in cui composizione ed entità dei gruppi sono in evoluzione.

I numeri

Ad assegnare alla presidente in carica una chiara posizione di vantaggio sono prima di tutto i numeri che, secondo l'ultimo aggiornamento sul voto per rinnovare il Parlamento europeo, vedono il suo partito, il Ppe, sempre più nettamente vincitore, con 189 seggi su 720 rispetto ai 176 della precedente legislatura. E nuovi deputati potrebbero aggiungersi. A rafforzare la sua candidatura è poi la debolezza post elettorale di Emmanuel Macron, l'unico leader che, in sede di Consiglio europeo, avrebbe potuto opporle un'alternativa, ma che ora appare inevitabilmente concentrato sulle vicende interne, dopo la decisione di convocare elezioni anticipare il 30 giugno.

Va ricordato che la nomina del presidente della Commissione è un processo in due tappe: prima viene indicato dal Consiglio europeo, poi viene votato dall'Europarlamento.

Le possibili alleanze

Martedì von del Leyen è intervenuta alla riunione a porte chiuse degli eurodeputati del Partito popolare europeo, ribadendo i concetti espressi subito dopo la chiusura delle urne: il presidente in carica avrebbe detto cioè che, per essere riconfermata, si aspetta l'appoggio di Socialisti e Liberali di Renew, punto di partenza di ogni discussione, ma che è importante costruire una maggioranza più ampia possibile.

Una volontà di non chiudere le porte dettata anche dall'esperienza della precedente legislatura: se infatti il ​​Ppe si è rafforzato, la “maggioranza Ursula” (con Socialisti e Liberali) è meno solida e conta oggi su 403 deputati: 42 oltre la soglia di 361 (il 50% più uno), mentre nel 2019 aveva un margine di 64 voti. E già allora riuscì a ottenere la fiducia per soli nove voti, con l'appoggio di deputati esterni alla maggioranza.



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