Istruzione

Decreto insegnanti sostegno, Ianes: “Paradossale abbassare la qualità dell'inclusione”. Chiocca: “Com'è possibile equiparare i percorsi?” – Orizzonte Scuola Notizie


La Commissione Cultura della Camera ha avviato l'esame del decreto legge che introduce diverse novità sul sostegno, in vista della sua conversione in legge.

Tra le principali misure, chi ha già lavorato per tre anni come insegnante di sostegno, pur senza la specializzazione, ora potrà ottenere il titolo con un percorso formativo dimezzato a 30 CFU. Inoltre, è prevista una formazione ad hoc, ancora da definire nei dettagli, per chi si è specializzato all'estero.

Il parere di Dario Ianes e Evelina Chiocca

Queste novità, però, stanno sollevando non poche polemiche nel mondo della scuola. A intervenire sulla questione a Vitawebzine di settore, sono Dario Ianes, ordinario di Pedagogia dell'inclusione all'Università di Bolzano, ed Evelina Chioccainsegnante di sostegno specializzato e presidente del Coordinamento insegnanti italiani di sostegno.

Ianes critica aspramente la misura, definendola paradossale: “Per risolvere il problema della qualità dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità… abbassiamo la qualità dell'inclusione”. Secondo il docente, siamo uniti alla fine dell'epoca dell'insegnante di sostegno specializzato, in quanto “più sei specializzato più il sistema intenderà l'insegnante come l'insegnante dell'alunno con disabilità e quindi più scatterà il meccanismo di delega”. Il vero nodo, per Ianes, non sono i 30 CFU in sé, ma il fatto che la formazione sarà online e le regole per il riconoscimento dei crediti pregressi, ancora da definire.

Sulla stessa linea Chiocca, che si chiede: “Com'è possibile che percorsi tanto diversi poi rilascino lo stesso titolo?”. Secondo l'insegnante, non ha senso equipaggiare un percorso da 60 CFU a uno da 30, né ritenere che tre anni di lavoro “valgano” 30 crediti, in assenza di una reale formazione professionale. Chiocca suggerisce, piuttosto, di permettere a questi docenti di accedere ai percorsi di specializzazione ordinaria senza prove selettive. Perplessità vengono espresse anche sui corsi per chi ha conseguito il titolo all'estero, lasciando in dubbio l'effettiva esperienza di inclusione acquisita in quei contesti.

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Formazione dei docenti di sostegno

Fino al 31 dicembre 2025, oltre ai normali percorsi di specializzazione sul sostegnosarà possibile conseguire la specializzazione attraverso corsi di formazione attivati ​​dall'INDIRE della durata di almeno 30 crediti formativi. Potranno accedervi gli aspiranti che hanno svolto almeno 3 anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi 5 anni. I costi saranno a carico dei partecipanti.

Continuità didattica sul sostegno

Per agevolare la continuità, il dirigente scolastico potrà proporre ai docenti specializzati e non specializzati che abbiano svolto servizio sul sostegno la conferma con precedenza assoluta sulla stessa cattedra dell'anno precedente.

Tutela dei diritti

Saranno avviate attività di sperimentazione del nuovo decreto sulla disabilità in 9 province italiane, con la partecipazione dei docenti referenti per il sostegno.

Integrazione alunni stranieri

Dal 2025/26 potranno essere assegnati docenti per l'insegnamento dell'italiano nelle classi con almeno il 20% di studenti stranieri neoarrivati. Le scuole potranno stipulare accordi con i CPIA per l'accertamento delle competenze linguistiche e l'inserimento degli alunni stranieri.

Valutazione dei dirigenti scolastici

Viene finalmente introdotto un nuovo modello di valutazione per i dirigenti scolastici in grado di misurare la loro attività sulla base di parametri di merito. Il nuovo modello di valutazione sarà contenuto in un decreto del Ministro, da adottarsi con il doveroso coinvolgimento dei sindacati.

Mobilità dirigenti scolastici

Si introduce una norma transitoria, valevole solo per il prossimo anno scolastico, per regolare la mobilità dei dirigenti scolastici, nelle more dell'entrata in vigore del CCNL appena siglato, prevedendo di innalzare al massimo (100%) la percentuale di posti disponibili a beneficio della mobilità dei dirigenti attualmente nei ruoli.

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