Economia Finanza

Musk, l’assemblea annuale dei soci riconferma la maxi-paga. Ora deciderà il tribunale


Non ha aspettato i risultati ufficiali per celebrare: Elon Musk ha affidato al suo social X, un tempo Twitter, l'annuncio che era in procinto di vincere “con ampi margini” una nuova approvazione da parte degli azionisti di Tesla del suo controverso maxi- compenso da decine di miliardi di dollari per aver guidato il colosso dell'auto elettrica a tagliare traguardi di performance. Bando a ogni prudenza, Musk ha cantato vittoria in un micro-messaggio accompagnato da grafici sull'esito preliminare dello scrutinio, anche se il conteggio ufficiale e definitivo era atteso solo entro la serata nel corso dell'assemblea annuale dei soci. L'ufficializzazione è poi arrivata poche ore dopo al meeting ad Austin in Texas, accolta da applausi dei presenti.

I dettagli del voto, in realtà, non stati svelati, almeno nell'immediato, a cominciare dalla percentuale del successo. Di certo rappresenta un voto di fiducia sulla leadership chiacchierata di Musk, che dal palco ha ribadito di essere impegnato a fondo in Tesla. “Grazie per il vostro sostegno”, aveva già fatto sapere sui social media.

Detto questo, non è chiaro se il voto sarà sufficiente a sbloccare la super-paga in tribunale dove è stata finora bloccata. Per ora il voto ei commenti di Musk sono bastati a Wall Street per far scattare almeno un mini-rialzo delle quote: Tesla, dopo aver guadagnato in mattinata oltre il 6% sul parterre, ha in seguito ridimensionato al 3 per cento. Dall'inizio dell'anno il titolo resta in ribasso del 26%, gravato da sfide concorrenti e tecnologiche e da dubbi sulla forza della domanda.

Un pacchetto da 56 miliardi di dollari

Il pacchetto, inizialmente pari a 56 miliardi di dollari e tuttora valutato almeno 45 miliardi, è uno dei pilastri della fortuna personale dell'imprenditore, che con il suo contributo supera i 200 miliardi e lo riporterebbe in vetta alle classifiche dei miliardari. Musk dovrebbe così arrivare ad avere in mano una quota del 20,5% del gruppo contro meno del 13% senza il pacchetto.

Era stato originariamente varato e approvato nel 2018 con il sostegno di quasi tre quarti degli azionisti, composto da opzioni su 303 milioni di titoli Tesla legato a obiettivi di market cap, vendite e profitti. Allora quei target apparivano ambiziosi ma sono poi stati raggiunti assicurando a Musk il diritto alle opzioni. Musk deve tenere le azioni ottenute attraverso l'esercizio delle opzioni per cinque anni prime di poterle vendere.



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