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Caccia, P-8 Poseidon e droni: le pedine occidentali che spaventano la Cina




La conferma ufficiosa è arrivata nei giorni scorsi, in occasione del forum sulla sicurezza Shangri-La Dialogue andato in scena il 31 maggio a Singapore. I cinque membri che fanno parte dei Cinque accordi di difesa dell'energia (FPDA)ovvero Australia, Gran Bretagna, Malesia, Nuova Zelanda e Singaporesono pronti anche per quest'anno a tenere le esercitazioni congiunte Bersama Lima. Le manovre, che coinvolgono gli appartenenti al più antico patto di difesa dell'Asia, si tengono solitamente ad ottobre e anche per il 2024 non dovrebbe esserci eccezione. A meno di clamorosi dietrofront, entro la fine dell'anno droni avanzati, aerei da combattimento di quinta generazione e aerei di sorveglianza ad alta quota prenderanno il volo dimostrando l'impegno delle potenze occidentali per la sicurezza del sud-est asiatico e per contenere la Cina.

Un messaggio implicito alla Cina

L'Australia è già impegnata ad inviare i suoi Caccia F-35 Joint Strikementre Londra ha ipotizzato lo schieramento di un gruppo d'attacco della portaerei e Wellington lasciato intendere che potrebbe, per la prima volta in queste manovre, schierare il suo aereo da pattugliamento marittimo P-8 Poseidone. I membri dell'FPDA hanno inoltre concordato di espandere le prossime esercitazioni in aree di cooperazione non convenzionale come gli aiuti umanitari, l'antiterrorismo e la sicurezza marittima.

Non si tratta di Cina. L'FPDA esiste da 53 anni. Ciò che definisce l'FPDA ei cinque Paesi che ne fanno parte è il desiderio di lavorare a stretto contatto“, ha dichiarato il ministro della Difesa australiano Riccardo Marles, cercando di smarcare il dossier cinese da queste manovre. Che, tuttavia, preoccupano e non poco Pechino, visto che si svolgono nel cortile di casa del Dragone e in un'area altamente strategica, in una porzione del Mar Cinese Meridionaledove per altro non mancano epicentri di tensione e rivendicazioni marittime.

Come se non bastasse, ad allarmare ulteriormente il governo cinese, c'è il fatto che i membri dell'FPDA hanno promesso di dispiegare mezzi militari avanzati, e che ci sia un loro chiaro interesse nel sostenere lo sviluppo delle capacità difensiva della Malesia. Queste manovre, nonché le interazioni con le forze occidentali, consentono alle forze armate maschili di apprendere nuove strategie tattiche e operative da poter, nel caso, utilizzare in caso di tensione locale.

Le esercitazioni Bersama Lima

La Malesia è inoltre infastidita dalle attività cinesi nel Mar Cinese Meridionale, nonostante Kuala Lumpur abbia fin qui adottato un approccio morbido con Pechino rispetto ad altri Stati regionali come le Filippine. Le preoccupazioni malesi però esistono, e sono confermate dal dispiegamento delle forze e delle infrastrutture militari nella parte orientale del Paese: non è un caso che l'unità sottomarina malese sia basata a Sabahcon affaccio proprio sul Mar Cinese Meridionale.

Come ha spiegato il Posta del mattino della Cina meridionalele incursioni di navi cinesi nelle acque territoriali della Malesia sono aumentate, soprattutto in seguito alla scoperta di nuove significative riserve di petrolio e gas lo scorso anno.

Nel 2023, le ultime esercitazioni Bersama Lima sono andate in scena dal 2 al 20 ottobre. In quell'occasione erano stati coinvolti oltre 2.300 militari dell'esercito, della marina e dell'aeronautica dei cinque membri dell'FPDA. Erano presenti anche sette navi da guerra, sommozzatori per lo smminamento, 40 aerei e varie unità degli eserciti.

Solo l'Australian Defence Force aveva contribuito con più di 400 membri del personale, aerei F/A-18F Super Hornet e aerei da trasporto militare C-27J Spartan; Cacciatorpediniere lanciamissili classe Hobart HMAS Brisbane; e una compagnia di soldati di fanteria dell'esercito australiano.



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