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Francia, 3 punti senza entusiasmare: con l’Austria decide l’autogol di Wober


La nazionale di Deschamps crea e sbaglia molto. Su un cross di Mbappé sfortunato colpo di testa del difensore di Rangnick. In campo dal 1' cinque “italiani”

Alessandro Grandesso

17 giugno 2024 (modifica alle 23:13) – MILANO

Una vittoria di misura e molto offerta. Ma per la Francia va bene anche così. Anche se da una nazionale considerata una delle grandi preferite ci si può attendere qualcosa di più. E non solo dal punto di vista del risultato, ma soprattutto nel gioco. Alla fine, i tre punti, che sono la cosa essenziale, non sono arrivati ​​con un gol del fuoriclasse Mbappé, uscito nel finale con il naso sanguinante e probabilmente fratturato, ma su autorete di Wober. L'Austria rimane così a secco, senza comunque aver mai prodotto occasioni sufficientemente utili per impensierire i vice-campioni del Mondo.

l'assetto

Al via, quattro gli “italiani” in campo lato francese. Non solo i rossoneri Maignan, in porta, e Theo Hernandez sul corridoio sinistro, ma anche il bianconero Rabiot in mediana nel 4-2-3-1 molto fluido e speculare a quello austriaco, con il nerazzurro Thuram al centro dell'attacco da pivot per Mbappé, innescato sul lato sinistro con totale libertà di movimento, come piace a Deschamps. Sul fronte opposto, l'altro nerazzurro Arnautovic parte invece dalla panchina, non Posch del Bologna costretto però a fare i conti proprio con Mbappé che gli va via già sul primo affondo, al 9': azione innescata da Theo per Rabiot che serve in profondità il capitano, costretto all'angolo da Pentz.

il gol

E' la Francia ad amministrare il gioco, insistendo a sinistra, con i potenziali strappi di Theo e Mbappé alternati di rado a qualche spunto di Dembélé a destra, ma soprattutto dettando il ritmo in mediana con l'attenzione Rabiot, nel doppio ruolo di copertura e apertura, in simbiosi con il ritrovato onnipresente Kanté, stanato da Deschamps in Arabia Saudita dopo un paio d'anni di assenza dal giro dei Bleus. Così, per la banda di Rangnick diventa complicato manifestarsi dalle parti di Maignan dove si addensa il ripiegamento dei francesi minimizzando ogni rischio, come da diktat del ct Deschamps. Complice qualche confusione in costruzione, di occasioni nette non se ne presentano altre fino al 36' quando Maignan chiude miracolosamente a tu per tu Baumgartner, inserito in area da Sabitzer. Subito dopo però arriva il vantaggio francese che però è un'autorete di Wober bravo il suo malgrado a incrociare di testa il cross teso dal fondo di Mbappé, delocalizzatosi a destra (38').

occasioni

In avvio di ripresa Thuram ha l'occasione del raddoppio, ma non osa il pallonetto su Pentz e l'azione sfumata. Peggio fa Mbappé sfuggito ai centrali ma che piazza a lato, sfiorando il palo (10'). La febbre si alza quando al 14' Rangnick inserisce pure Arnautovic. L'Austria si fa più audace, senza intimidire la Francia presentatasi due volte davanti a Pentz al quarto d'ora. L'ingresso di Kolo Muani e Camavinga per Dembélé e Rabiot riequilibra il tasso di aggressività che sfocia nello scontro da brividi tra Maignan e Baumgartner, ammonito (33'), in un rasoterra di Thuram che non ci mette la giusta potenza (38') . Oppure la testata di Mbappé sulla spalla di Danso, costretto a uscire con il naso probabilmente rotto, facendosi pure ammonire per accelerare il cambio con Giroud che spreca clamorosamente a centro area il bis al 7' dei nove minuti di recupero.





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