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Il secondo gol di Lukaku annullato dal pallone “intelligente”: ha rilevato il tocco di Openda


Nell'azione che ha portato alla rete dell'ex romanista, il sensore ha registrato l'irregolarità e l'arbitro ha potuto vederla “nell'elettrocardiogramma” che gli è stato mostrato al monitor




Giornalista

17 giugno – 21:43 – MILANO

Vieni un elettrocardiogramma. O un sismografo. Chi oggi era piazzato davanti alla tv per godersi Belgio-Slovacchia non ha potuto fare a meno di notare quella finestrella nera, bordata di azzurro, all'interno della quale la linea ha registrato uno sbalzo nel momento in cui Openda ha toccato il pallone con la mano. Esatto: è l'azione che ha portato all'annullamento del secondo gol di Lukaku. E quella sorta di elettrocardiogramma altro non è se non la rilevazione dei sensori posti all'interno del pallone e utilizzata proprio in casi come questo. Ovvero quando il tocco è lieve e può sfuggire sia all'arbitro, sia al Var, oppure quando la prospettiva per esaminare l'azione non è ottimale.

innovazione

In molti infatti, dopo il sinistro vincente di Lukaku, si sono chiesti come mai dalla sala Var avranno dapprima chiamato il check, e poi hanno chiesto al fischietto turco Meler di andare a rivedersi tutto direttamente al monitor. Non si capiva il motivo: fuorigioco in partenza di Openda? Qualche scorrettezza nascosta? No: un tocco con una mano, visibile in pratica solo al rallentatore, che ha permesso al belga di aggiustarsi meglio il pallone nella sua azione travolgente. In pratica lo sbalzo grafico che si è visto in tv corrisponde al momento in cui il pallone impatta con la mano e Meler al monitor, oltre a rivedere l'azione, ha avuto l'assistenza dell'innovazione tecnologica: la linea piatta del dispositivo ha registrato un picco e poi è tornata “dormiente”. Il sistema si chiama “Fussballliebe” – Amore per il calcio – ed equipaggia i palloni Adidas in dotazione a Euro2024 e permette dunque agli arbitri di avere informazioni in tempo reale su quando e con che superficie del corpo è stata colpita la palla. Il microchip inserito nel pallone resta sospeso al centro della sfera grazie ad alcuni fili in tensione che ne impediscono il movimento. E il pallone non ha bisogno di pile o connessioni dirette a fonti di elettricità: si carica per induzione, grazie a campi elettromagnetici.





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