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L'Esorcismo – Ultimo Atto: la recensione del film meta-horror con Russell Crowe


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17/06/2024 recensione film di Guglielmo Maga

Joshua John Miller dirige un'opera confusa e poco spaventosa, che getta al vento l'interessante premessa

E se l'atto stesso di girare un'opera sulla possessione demoniaca fosse sufficiente a portare alla luce alcuni demoni, letterali e non? E se i set cinematografici maledetti fossero qualcosa di reale? E se si volesse realizzare una versione de L'Esorcista ma la Blumhouse aveva già acquistato i diritti del classico del 1973?

Ecco a voi L'Esorcismo – Ultimo Atto (L'esorcismo), un film così irrimediabilmente scadente che la reazione più grande che susciterà sarà quella di chiedersi come sia stato possibile dare il via libera alla seduta di terapia personale del regista e sceneggiatore Giosuè John Miller.

Anthony Miller (Russell Crowe) è un attore caduto in disgrazia che ha un rapporto difficile con la figlia Lee (Ryan Simpkins). Dopo anni di alcol e droghe e la morte della moglie, sta cercando ora di rimanere sobrio e ha ottenuto un nuovo lavoro come attore in “The Georgetown Project”, dove interpreterà un prete. Tutto ciò che vuole è essere “buono – se potrà esserlo”.

Locandina del film L'Esorcismo - Ultimo Atto 2024Locandina del film L'Esorcismo - Ultimo Atto 2024Interpretare Padre Arlington comporta quindi un bagaglio di sofferenza per Anthony. C'è qualcosa che non gli va giù nella religione (il suo passato da chierichetto…) e arriva dopo la morte di un altro attore che ricopriva il ruolo prima di lui. Tuttavia, il 'film nel film' è anche la sua occasione di redenzione dopo il suo periodo pubblico di disintossicazione. Potrebbe anche essere un'occasione per rientrare in contatto con Lee, assunta come assistente personale sul set.

Come sottolinea aggressivamente il regista, Peter (Adam Goldberg), Tony è irredimibile proprio come il suo personaggio. Un uomo che viene mangiato vivo dal senso di colpa. Pete spinge quindi Tony ad ammettere i suoi peccati attraverso il suo personaggio per ottenere una performance autentica – ma forse i suoi peccati sono così profondi nella sua psiche che sarà sempre sospettato di oscurità. È chiaro dove porta L'Esorcismo – Ultimo Atto: Anthony è il tramite.

È un dramma psicologico avvolto nella pelle di un film horror“, afferma Pete (in modo ridondante) a proposito del film che sta dirigendo. E lo stesso si potrebbe dire di L'Esorcismo – Ultimo Atto, se solo riuscisse ad avere un minimo di senso psicologicoal di là degli ovvi parallelismi con il senso di colpa e il trauma di Tony che lo rendono suscettibile all'influenza demoniaca.

Il demone Molech viene evocato e Tony viene posseduto. A parte Lee e la sua nuova ragazza, Blake Holloway (Chloe Bailey), che è la star del 'film nel film', nessuno ha una reazione. Persino il vero prete presente sul set, Padre Conor (David Hyde Pierce), sembra essere straordinariamente calmo riguardo all'intera situazione.

Come detto, L'Esorcismo – Ultimo Atto è stato scritto e diretto da Joshua John Miller, il figlio di quel Jason Miller che ha interpretato Padre Karras in L'Esorcista di William Friedkin e che per anni gli aveva raccontato le 'storie vere' da quel set maledetto.

C'era la speranza che potesse imprimere la sua personale impronta al franchise che ha oscurato la carriera del padre, vincitore del Premio Pulitzer. Invece, ciò che viene dato al pubblico è un horrorino drammaticamente e atmosfericamente inerteincentrato sui problemi di dipendenza, abuso e incertezza di Joshua John Miller sia sulla religione che sul mondo dello spettacolo.

La sedicenne Lee è stata espulsa da scuola. Per inciso è anche una commediografa queer che fatica ad attirare l'attenzione del padre, nonostante lui la ami. Anthony Miller ha problemi di dipendenza ed è stato danneggiato dalla chiesa cattolica e in qualche modo redento da essa. La fama è un male, ma il fallimento è peggiore.

Piuttosto che realizzare un film tremendamente incoerente e poco interessanteJoshua John Miller avrebbe potuto mantenere questo aspetto nel suo romanzo semi-autobiografico – e film flop – Il gioco di Mao.

Crowe, il film L'Esorcismo (2024).Crowe, il film L'Esorcismo (2024).Russell Crowe fa quello che può con il ruolo offertogli per creare un certo livello di gravità – non è una cattiva interpretazione della sua, semplicemente ha poco con cui lavorare. Sam Worthington è invece sorprendentemente presente solo per una manciata di scene dimenticabili (una delle quali non sarebbe chiaramente destinata a essere dimenticabile…), e sparisce prima che il pubblico possa capire davvero la portata del suo ruolo.

È difficile poi valutare l'interpretazione di Ryan Simpkins al di là di “protagonista secondaria appena abbozzata che reagisce agli eventi”: come 'ancoraggio emotivo'non rende, giusto perché non è tratteggiata adeguatamente come racconto.

Il modo migliore per descrivere L'Esorcismo – Ultimo Atto è allora un pasticcio confuso che getta al vento premesse interessanti, impantanandosi nell'auto-serietà. Se non altro, il bizzarro L'esorcista del Papa dello scorso anno (la recensione), sempre con Russell Crowe, la sua Vespa e il suo discutibile accento italiano, si era rivelato – almeno a tratti – simpatico.

L'Esorcismo – Ultimo Atto non riesce nemmeno a spaventare. Il tono e la sceneggiatura sono maldestri e non catturano mai un momento interessante. L'ironia della presenza del padre Conor di David Hyde Pierce per evitare che tutti impazziscano è almeno leggermente divertente, ma a causa della non reazione comatosa della troupe sul set.

Eccessivamente serio e, cosa imperdonabile, nemmeno vagamente minaccioso, L'Esorcismo – Ultimo Atto è così una passeggiata sonnambula attraverso un “universo” che implora tutti di smettere di cercare di rianimarlo in qualche modo.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di L'Esorcismo – Ultimo Atto, nei nostri cinema il 30 maggio:



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