Gravina: “Per Uefa e Fifa la nuova Commissione sui bilanci viola autonomia sport”
Il presidente della Figc in audizione alla Commissione Cultura alla Camera riguardo il decreto legge sport. Sui mandati ai presidenti: “Assurdo non concedere il quarto a Malagò”
Difende strenuamente l'operato della Covisoc, il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervenuto in Commissione Cultura parlando del decreto legge sport e della Commissione per il controllo dei conti dei club professionistici. “La norma non è in linea con i principi dell'autonomia dello sport e inoltre viola anche i principi dell'economia di mercato – ha detto -. C'è lacuna nel decreto. La Covisoc ha due compiti: la prima è controllare che le società professionistiche hanno i giusti requisiti economico-finanziari ai fini dell'iscrizione dei campionati. Mentre la seconda, di cui non abbiamo trovato traccia nel dl, è il controllo continuo durante la stagione dei pagamenti di emolumenti e contributi. I nostri controlli invece sono bimestrali . Questo è un controllo fondamentale ea fronte di questo sono stati irrorati 494 punti di penalizzazione alle società.
costi
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Gravina ha poi ribadito come la Covisoc nel suo periodo di vita abbia “funzionato brillantemente” e ricordato come sia nata nel 1987. “Da quel giorno – ha aggiunto il n.1 della Figc – ci sono state 193 esclusioni, solo due casi sono stati accolto dal Tar e dal Consiglio di Stato”. Infine, parlando dei costi ha concluso: “La Covisoc costa alla Figc 400mila euro totali, rispetto a 3.5 milioni di euro della Commissione, di cui 1.9 in capo alla Figc e 1.6 ai club. Comunque, proprio ieri è arrivata la mail da parte di Uefa e Fifa, molto severa: è una mail che ci invita a fare pressione sull'autorità di Governo affinché si torni indietro su questo provvedimento della Camera Tra l'altro, questa commissione dovrebbe entrare in vigore nella stagione 2025/26, pertanto non riusciamo a capire dove siano i requisiti di urgenza”.
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Spazio anche per altri temi, in Commissione cultura. Come il caso plusvalenze. «La Juventus è stata condannata per una fattispecie e ha patteggiato per un'altra, come previsto anche dalla giustizia ordinaria. Il patteggiamento è previsto anche nel codice di giustizia sportiva. Per la prima fattispecie è stata condannata a 15 punti di penalizzazione, poi il Collegio (di garanzia, ndr) ha richiesto una rivisitazione. Per la seconda ha chiesto un patteggiamento. È un fatto normale. Che la giustizia (sportiva) ha avuto un effetto più incisivo di quella ordinaria lo dimostra il fatto che ci sono indagini ancora in via di esplicazione da parte della magistratura ordinaria, mentre la giustizia sportiva ha già esaurito il suo percorso. Noi siamo incisivi, rapidi e ritengo obiettivi nell'applicazione delle nostre regole”.
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Spazio anche al vincolo sportivo. “Un altro tema che, ci era stato assicurato, sarebbe stato inserito nel dl è una norma transitoria per l'abolizione del vincolo che al 30 giugno 2024 genererà un disastro nel sistema dei vivai nazionali. Al 30 giugno 2024 ad esempio i nostri giovani vincitori del Europeo U17 saranno tutti svincolati e questo vuol dire che tante società che lavorano all'estero, una su tutte il Bayern, ci stanno portando via dei gioiellini con un danno incredibile per i vivai italiani – ha aggiunto Gravina – Abbiamo ricevuto richieste delle società di non rendere più le competizioni obbligatorie giovanili, perché è una esposizione di calciatori Vuol dire lavorare con sacrificio solo a vantaggio di altre società che non aspettano altro che prendere il prodotto finito”.
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Gravina poi ha parlato dei mandati dei vari presidenti di Coni e federazioni collegate. “Il limite dei mandati è un errore strategico. Nel nostro paese dove si pratica, mastica e si coltiva la democrazia, devono decidere i soggetti. Allora creiamo i presupposti perché possano essere le corrette applicazioni di alcuni principi. Così come sarebbe assurdo assurdo pensare di non riconoscere un quarto mandato a un presidente del Coni (Malagò, ndr) che oggi ha dato una svolta allo sport italiano. Siamo tutti felici e contenti di vedere trionfare l'azzurro come non mai Azzerare il processo di evoluzione positiva in questo momento arrecherebbe solo danno al mondo dello sport”.
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