Ricette

La Toscana dà il via libera al raddoppio della produzione di Rosso di Montalcino


Con un decreto della Regione Toscana pubblicato nei giorni scorsi entra nella fase operativa l'allargamento della Doc del Rosso di Montalcino approvata dal Consorzio di tutela del Brunello nello scorso dicembre. L'operazione dovrebbe portare ad aumentare i vigneti per produrre Rosso Doc di circa 364 ettari (dagli attuali 519,7). L'ampliamento non richiederà l'impianto di nuove vigne: gli ettari aggiuntivi infatti fanno già parte delle mappe del territorio come quota di vigneti coltivati ​​a Sangiovese ma liberi da albi contingentati e d'ora in avanti potranno essere utilizzati per il Rosso. Con l'allargamento si stima che le bottiglie di Rosso di Montalcino prodotte ogni anno quasi raddoppieranno passando dai 3,6 milioni di oggi ai 6,6 previsti a regime.

Quarantennale all'insegna della crwcita

La notizia arriva a pochi giorni da Red Montalcino, l'evento organizzato dall'ente consortile in programma venerdì 21 giugno alla Fortezza del borgo toscano. «La delibera della Regione – ha commentato il presidente del Consorzio del Brunello (e del Rosso) di Montalcino, Fabrizio Bindocci – arriva proprio in occasione dei quarant'anni del Rosso. I nostri produttori potranno ampliare la propria produzione in modo da rispondere alla crescente richiesta di mercato, anche internazionale. La domanda, infatti, c'è ea far mancare il vino su alcuni mercati come negli Usa o nel Nord Europa si corre il rischio di essere espulsi dagli scaffali». Il bando varato dalla Regione applica il metodo “regressivo” adottato dall'assemblea del Consorzio. In sostanza le imprese con un vigneto fino a 10 ettari potranno allargare i filari di un 15%. L'incremento invece sarà in percentuale inferiore per le imprese fino a 20 ettari e per quelle con più di 20 ettari. Un meccanismo introdotto con l'obiettivo di favorire la crescita delle piccole aziende; sono infatti 258 le cantine comprese nel primo cluster (fino a 10 ettari), contro le 52 delle restanti categorie a maggior estensione. In base ai dati di mercato il Rosso di Montalcino è tra le poche etichette con margini di crescita in una congiuntura che si sta rivelando difficile per i vini rossi. Un trend dal quale sembrano esclusi solo i vini con forte identità, ancorati a territori di grande riconoscibilità.

Prezzi medi in parola e posizionamento consolidato

Le cifre riportano negli ultimi anni una crescita costante dei prezzi medi del Rossocon posizionamenti ben consolidati sui segmenti più redditizi (Horeca) e allargamento delle vendite fasce verso di prezzo a più alto valore aggiunto.

Nel 2023 i prezzi medi riportati hanno incrementi significativi: +10% sul mercato interno e +5% all'estero. Fino al 2022 le vendite di Rosso di Montalcino Doc avvenivano soprattutto entro i confini nazionali. Adesso invece la quota di export ha raggiunto il 47% del totale e quindi ha quasi pareggiato i consumi interni. Il Rosso di Montalcino è venduto in oltre 90 Paesi. Secondo i dati dell'Osservatorio Economico del Consorzio, circa il 40% del valore delle vendite viene generato dal mercato statunitense, seguito dal Canada (14%), per un'incidenza totale del blocco Nordamerica pari al 51%. I paesi della seconda fascia sono tutti europei, con in testa Germania (6%), Svezia (5%), Regno Unito (4%) e Norvegia (1%). Eccettuata la Svezia, tutti i principali mercati sono in una fascia di prezzo superiore agli 8 euro/bottiglia (prezzo franco cantina).

Consumi in controtendenza

Nei primi 4 mesi di quest'anno, segnala l'Osservatorio Uiv su base SipSource, i consumi negli Usa del Rosso di Montalcino sono cresciuti, in netta controtendenza con il mercato complessivo +4,5% per il Rosso di Montalcino contro il -8% dei rossi italiani. «All'inizio di questo percorso – conclude Bindocci – c'era qualche produttore contrario al progetto. Qualcuno tra questi l'ho incontrato nei giorni scorsi e gli ho chiesto: allora voi non farete domanda per aumentare il Rosso? Mi hanno risposto: certo che la facciamo».



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