Ricette

Spirits made in Italy: mercato da 4,8 miliardi con export in crescita


Giro d'affari di 4,8 miliardi di euro e un fatturato di 1,7 miliardi di euro in termini di esportazioni (il 3% della quota del food&beverage complessivo). La crescita dell'export è del 154% negli ultimi dieci anni. Questi i numeri economici del settore italiano degli spirits generati da 578 aziende con oltre 6.200 lavoratori dipendenti.
Del settore si è parlato a Roma in occasione dell'assemblea generale di “SpiritsEurope”aperta con il saluto di Micaela Pallini presidente di Federvini.

Il rapporto economico dell'Osservatorio Federvinipresentato da Nomisma nel corso dell'Assemblea, registra inoltre che la filiera degli spiriti italiana conta 35 prodotti ad Indicazione geografica, che rappresentano il 14% del totale delle Ig europee e che dimostra – evidenziano gli analisti – uno spiccato legame con i territori di riferimento (l'82% delle forniture alimentari provengono da fornitori locali).

Nell'ambito dell'assemblea parte dei lavori – informa una nota – è stata dedicata al tema della promozione del consumo responsabile di bevande alcolicheche vede la componente di Federvini tra le più attive in seno a SpiritsEurope con il progetto di sensibilizzazione Nessuna abbuffata – Comunicare il consumo responsabile sviluppato grazie al coinvolgimento del mondo accademico italiano e che ha preso avvio nel 2022 dalla collaborazione con l'Università la Sapienza di Roma.

«Si osserva con preoccupazione – ha commentato Pallini – uno scenario sempre più caratterizzato da provvedimenti normativi unilaterali, da tensioni commerciali internazionali che gravano sulla libera circolazione delle merci, rischiando di compromettere la competitività di comparti produttivi come quello degli spiriti, molto importanti per l' economia europea. Guardiamo con preoccupazione alle nuove forme di proibizionismo che invece di affrontare il problema degli abusi attraverso la prevenzione e l'educazione dei consumatori, cercano scorciatoie in obblighi, divieti e fiscalità, leve notoriamente poco efficaci».



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