Economia Finanza

Difesa, gli ordini record spingono le assunzioni: 37mila posizioni aperte fra 10 big


I gruppi industriali della Difesa si preparano ad assunzioni al «ritmo più rapido» dalla fine della Guerra fredda a oggi, con decine di migliaia di posizioni aperte tra i grandi europei e statunitensi del settore. Lo rivela un'inchiesta del quotidiano Financial Times su un campione di 20 società di taglia media e grandi distribuiti fra il mercato dei due Continenti. Nel dettaglio, si legge nell'indagine del Ft, tre dei principali contractor statunitensi (Lockheed Martin, Northrop Grumman, General Dynamics) offrono quasi 6mila posizioni vacanti, mentre 10 colossi consultati dal quotidiano britannico stanno cercando di aumentare il proprio organico di 37mila dipendenti: l'equivalente del 1o% della forza lavoro aggregata complessiva.

Corsa alle competenze digitali

L'exploit occupazionale è imputato alla crescita della spese governativa in armi, innescata dal conflitto fra Ucraina e Russia e intrecciata a una serie di carenze del mercato: il rimbalzo degli ordini dopo decenni di volumi modesti, spiega ancora Ft, si è «combinato» con la corsa a competenze digitali specifiche e un mercato del lavoro piagato dalla carenze post-pandemiche. Quello che si sta vivendo «è il periodo più intenso per il settore della Difesa dalla fine della guerra fredda, con il più alto incremento nel volume degli ordini e in un periodo di tempo piuttosto breve» ha dichiarato Jan Piesegretario generale della Associazione europea del settore aerospaziale e della difesa (Ade).

Le ricerche in corso sono trasversali sia al grado di qualifiche sia alla tipologia di impiego richiesto: gli inquadramenti vanno dall'equivalente dell'apprendistato ai ruoli più manageriali, mentre le posizioni in ballo includono software engineer, ingegneri “tradizionali”, esperti di cybersicurezza, meccanici e saldatori. Antonio Liotticapo del personale del gruppoLeonardo ha dichiarato al Financial Times che la società sta conducendo una «intensa ricerca per nuovi assunti, anche più intensa di quella durante i conflitti precedenti come Iraq e Afghanistan».

Giro di assunzioni senza precedenti

Il solo gruppo italiano prevede 6mila assunzioni entro il 2024 e andrà alla ricerca di 8mila-10mila profili nel triennio tra il 2025 e il 2028, contando che ricomprende anche la sostituzione di dipendenti in uscita. L'ondata di assunzioni, ha sottolineato lo stesso Liotti al Financial Times, non nasce “solo” dalle esigenze belliche ma da fattori più generali del mercato: dalla competizione con l'industria tech per le figure a più alto tass0 di specializzazione alle dimissioni di dipendenti in cerca di un migliore equilibrio tra vita privata e lavorativa. Leonardo si colloca sul secondo gradino del podio del maggior numero di assunzioni previste nell'anno in corso, davanti alle poco meno di 6mila posizioni aperte offerte dal gruppo di difesa e sistemi informatici L3 Harris e dietro alle oltre 8mila posizioni aperte da Thales.



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