Le Borse di oggi, 21 giugno. Stanca sui mercati dopo la corsa del tech. Probabile volatilità nel giorno delle “tre streghe”
MILANO – Pochi spunti per i mercati azionari europei dopo che la Banca nazionale svizzera ha tagliato i tassi per la seconda volta consecutiva e la Banca d’Inghilterra – che come da attese non si è mossa – ha aperto la strada a un allentamento ad agosto. Chiusura contrastata per Wall Street ieri sera, mentre l'Asia ha vissuto una seconda giornata debole consecutiva dopo la sbornia di rialzi del tech.
Ieri lo S&P500 ha superato brevemente quota 5.500 punti, prima di cambiare direzione e perdere terreno con la cessione del supporto tecnologico: il Nasdaq per la prima volta dopo sette giorni ha portato a casa un ribasso, complici le prese di profitto su Nvidia ed Apple.
Per la giornata odierna la Bloomberg si aspetta volatilità vista la ricorrenza di una giornata da “tre streghe”, ovvero la scadenza contemporanea di opzioni legate a indici, azioni ed Etf per un valore cumulato di 5.500 miliardi: la riallocazione di queste posizioni potrebbe generare qualche scossa di assestamento sui mercati.
Brent Kochuba, fondatore di SpotGamma, spiega all'agenzia finanziaria in questa volta il valore a scadenza legato alle call è circa undici volte superiore al valore nozionale delle put: una forbce che segnala una crescente scommessa al rialzo.
Avvio in calo per Milano. Anche l'Europa debole
Avvio in calo per Milano, insieme alle Borse europee che attendono una serie di Pmi. Il Ftse Mib cede lo 0,45% a 33.525 punti. Tra le vendite Amplifon (-1,5%). Tim (-1,39%) in attesa del closing su Netco e della nuova offerta dal Mef su Sparkle. Giù poi StM (-1,3%) e le banche con Unicredit (-1,1%) che hanno concluso la seconda tranche del buyback 2023, e Popolare di Sondrio (-0,95%). In tenuta, invece, i titoli legati all'energia con Saipem in testa (+0,75%). A seguire Erg (+0,66%). Lo spread tra Btp e Bund si conferma a 150 punti con il rendimento in discesa. Il decennale cala di 6 punti base al 3,88%.
Anche le altre Borse europee si ispirano all’insegna della debolezza. Parigi segna un -0,24% con il Cac 40 a quota 7.653 punti. Francoforte è invariata con il Dax a 18.254 punti. Londra registra un -0,11% con il Ftse 100 a 8.263 punti.
Male la manifattura tedesca, scende il Pmi
Il Pmi manifatturiero in Germania è sceso a 43,40 punti a giugno da 45,40 punti di maggio ea fronte di un consensus di 46,40. Il Pmi manifatturiero in Germania ha registrato una media di 51,29 punti dal 2008 al 2024, raggiungendo un massimo storico di 66,60 punti nel marzo del 2021 e un minimo storico di 32 punti nel gennaio del 2009. Lo segnala S&P Global.
L'Asia termina la settimana in calo
Le Borse di Asia e Pacifico chiudono la settimana debole con le vendite sui tecnologici a Wall Street che frenano Hong Kong (-1,4%) e le preoccupazioni sull'economia cinese. Tokyo lascia un marginale 0,09% mentre il calo a maggio è salito al 2,5%. Deboli anche Shanghai (-0,24%) e Shenzhen (-0,04%). Seul perde lo 0,83% mentre Sydney si muove controcorrente (+0,34%). Le Piazze europee e il futuro su Wall Street sono attesi all'insegna della cautela. Dal punto di vista macro è, soprattutto, la giornata degli indici Pmi di molti Paesi: inizia quello francese, seguito dalla Germania e da quello dell'Eurozona. Nel pomeriggio saranno pubblicati anche i Pmi manifatturiero e dei servizi di giugno degli Stati Uniti.
Tokyo chiude poco sotto la parità, risale l'inflazione
La Borsa di Tokyo ha chiuso poco sotto la parità dell'ultima seduta settimanale, in coincidenza con la diffusione dell'ultimo rilevamento dell'inflazione in Giappone a maggio. L'indice Nikkei ha limato lo 0,09% a quota 38.596 punti mentre il Topix ha segnato un -0,03% a 2.724 punti. L'indice principale dei prezzi al consumo, esclusi i prezzi volatili dei prodotti alimentari freschi, è aumentato a un tasso annuo del 2,5% nel mese scorso a causa della graduale eliminazione dei sussidi per gas ed elettricità, rispetto a un aumento del 2 ,2% ad aprile. Invece, il cosiddetto indice “core-core”, che esclude sia i prezzi alimentari che quelli energetici, è rallentato al 2,1% dal 2,4% di aprile, segnando il nono mese consecutivo di decelerazione poiché i consumi interni rimangono stagnanti.
Asia, si indebolisce lo yen
Lo yen si è ancora più indebolito sul dollaro a quota 159, spingendo le autorità giapponesi in zona di intervento. E anche l'euro e la sterlina hanno perso qualche colpo sul biglietto verde. Anche l'azionario in Asia procede in frenata, con i tecnologici condizionati dagli strappi di Nvidia. A Tokyo il Nikkei è piatto, appena sotto la parità, dopo che l'aumento in Giappone, guidato dalla domanda debole, ha rallentato a maggio, complicando le prospettive di aumento dei tassi di interesse. In ribasso di oltre l'1,5% il listino di Hong Kong e giù anche Shanghai, mentre Seul perde quasi l'1%.
Futuro poco sopra la parità per l’Europa
Futuro poco sopra la parità per le principali Borse europee che continuano a guardare alle mosse delle Banche centrali dopo che la Banca nazionale svizzera ha tagliato i tassi per la seconda volta consecutiva e la Banca d'Inghilterra ha aperto la strada a un allentamento ad agosto. Il future del Dax di Francoforte è invariato, quello del Cac 40 di Parigi segna un +0,03%, per il Ftse 100 di Londra siamo a +0,07%, mentre il future dell'Euro Stoxx 50 siamo a +0, 06%.