Dominante con l’Atalanta, con l’Italia non tira nemmeno: Scamacca, che succede?
In azzurro non segna dal 17 ottobre, nelle prime due partite ha deluso e Retegui potrebbe prendergli il posto contro la Croazia. Eppure a Bergamo negli ultimi due mesi è stato implacabile…
Il suo Europeo è a una svolta perché dopo due partite senza segnare, l'Italia ha bisogno del miglior Scamacca. Spalletti riflette se praticate dal primo minuto anche domani contro la Croazia oppure se schierare al suo posto Retegui, in questo momento favorito, ma intanto il bomber dell'Atalanta sta cercando di ricaricare la testa, di togliersi dalla mente le scorie accumulate nella sfida contro la Spagna, quando è stato sostituito dopo aver disputato una prestazione con un paio di lampi e tante, troppe, pause. Di certo finora Gianluca non è stato il centravanti dominante che negli ultimi due mesi della stagione ha trascinato la Dea in Italia e in Europa. E il tempo a sua disposizione inizia a scarseggiare visto che siamo (quasi) all'ora o mai più.
ASTINENZA
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I numeri dicono che c'è uno Scamacca che gioca con la maglia dell'Atalanta e uno che indossa quella dell'Italia. Naturalmente si tratta dello stesso giocatore, ma il rendimento è diverso. Anzi, diametralmente opposto. Con la Dea Scamacca ha chiuso il 2023-24 con 19 centri e 10 li ha messi a segno dopo che Spalletti non lo ha convocato, per lanciargli un messaggio (ricordate la storia della PlayStation utilizzata di notte), in occasione della tournée di marzo negli Stati Uniti. Da lì in poi Gianluca non si è più fermato e ha realizzato 6 reti in Serie A, 3 in Europa League e una in Coppa Italia. Sembrava pronto per disputare un grande Europeo e nel test di Bologna contro la Bosnia, pur chiuso senza gol, si era mosso bene. Contro l'Albania e la Spagna però è rimasto a secco e in azzurro non riesce a battere il portiere avversario dal 17 ottobre, ovvero dalla partita persa in casa dell'Inghilterra.
COSA SUCCEDE?
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Con l'Albania Scamacca è rimasto in campo 83 minuti, ha collezionato un tiro parato, uno fuori e uno respinto, ha completato 10 passaggi, ma ne ha sbagliati 6, ha fatto 2 sponde e creato 2 occasioni da rete. In generale ha dato la sensazione di essere poco coinvolto nel gioco. Ancora peggio con la Spagna quando i minuti giocati si sono ridotti a 64, esattamente come i passaggi completati (6). Aumentati invece i passaggi sbagliati (7) e le palle perse (9, erano state 6 all'esordio). Impietosa la voce delle conclusioni verso lo specchio o nello specchio: 0. E' chiaro che questo non può essere il “vero” Scamacca, l'attaccante che Gasperini ha rilanciato dopo un'annata complicata al West Ham a causa dell'operazione al ginocchio . La sensazione è che non sia ancora “dentro” il calcio di Spalletti, che non riesca a soddisfare le richieste del ct Anche perché quell'aggettivo (“Pigro”) con il quale l'ex allenatore del Napoli lo aveva etichettato in passato, è tornato di moda quando Lucio ha risposto a una domanda su Morata, alla vigilia del confronto con gli iberici. “Morata non è pigro e attacca la profondità. Se scatti in continuazione sulla linea del fuorigioco, se lo fai 10 volte e non 5, una differenza c'è”. Scamacca ha incassato la critica a denti stretti, dopo che pensava di aver chiuso l'argomento ammettendo: “Spalletti a questa parola dà molti significati. Di certo mi ha stimolato e spronato”.
ORA O MAI PIU'
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Spalletti adesso deve decidere se effettuare dall'inizio contro la Croazia o se, come sembra orientato a fare, preferirgli Retegui. Le persone vicine a Scamacca lo descrivono come non soddisfatte della piega che ha preso l'Europeo, ma sono convinto che Gianluca possa ancora dare una svolta al torneo. Sua e dell'Italia. Magari contro la formazione di Dalic sarà protagonista e poi trascinerà gli azzurri nella fase a eliminazione diretta. Le persone che vogliono bene ei tifosi azzurri ci sperano. Lui puro. Ora però serve una scintilla. Scelte di Spalletti permettendo…
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