Cinema

Riflessione: Hatchet (2006), dalla passione di Adam Green nasce un'impensabile saga slasher


Casa » Cinema » Orrore e Thriller » Riflessione: Hatchet (2006), dalla passione di Adam Green nasce un'imprevedibile saga slasher

24/06/2024 recensione film di Marco Tedesco

Alla sua seconda prova, il regista ha portato sul grande schermo un'opera confezionata da un nerd dell'horror per gli altri fan del genere, sanguinaria e divertente

L'ascia di guerra (2006) film

All'inizio degli anni 2000, c'erano così tanti film slasher in circolazione che era difficile capire quali valessero la pena di essere visti e quali no. Una cosa che, in effetti, non è poi cambiata molto da allora. Tuttavia, nel 2006 arrivarono sugli schermi americani un paio di divertenti e sorprendenti squarciatore, Dietro la maschera – Vita di un serial killer e il film di cui ci andremo ora ad occupare, Ascia.

Realizzato dall'allora giovanissimo Adamo Verdegrandissimo conoscitore e attento appassionato del cinema di genere a livelli quasi da nerd, si tratta di un'opera a budget minimo (1,5 milioni di dollari) capace di spiare la maggior parte del pubblico del momento, un prodotto vagamente fuori dal coro per chiunque non fosse un avido lettore di Fangoria o non avesse la minima cognizione dell'esistenza del precedente sforzo dello sceneggiatore e regista di Holliston, Caffè e ciambelle (2000).

Hatchet venne presentato in anteprima in alcuni Festival cinematografici e presto i fan dell'horror cercarono un modo per vederlo a livello locale, anche se la maggior parte della gente (e all'estero …) lo poté vedere però solo in home video quando l'Anchor Bay lo distribuì nel dicembre del 2007.

Manifesto del film Hatchet (2006)Manifesto del film Hatchet (2006)Ad ogni modo, per chi ama il sottogenere, gli squarciatore hanno spesso un fascino unico, anche quando non sono particolarmente ben fatti. Ma non è il caso di Hatchet, perché ha molte frecce sul suo arco che lo fanno elevare sopra la media (e non è certo un caso che abbia generato una saga).

La trama è una classica storia di feroce e cieca vendettacon un individuo 'offeso' in gioventù che ritorna sotto forma di incontenibile forza soprannaturale per portare la morte tra gli sventurati che capitano nel suo territorio. Puro uno concetto per nulla originaleè il modo in cui è girato a distinguere Hatchet.

Al posto dei soliti liceali, è infatti concentrato un gruppo eterogeneo di turisti che si avventurano in una palude infestata della Luisiana, alla ricerca di emozioni forti e del famigerato assassino che si dice vi dimori da anni. Sembra che questo assassino, Vittorio Crowleyinfesta ancora quei terreni abitati dagli alligatori dove è cresciuto e dove apparentemente trovò la morte dopo un colpo d'arma da fuoco accidentale in pieno volto.

Le premesse di Hatchet ruotano quindi attorno a questi visitatori, tutti adulti che dovrebbero sapere che non è il caso di mettersi in situazioni di possibile pericolo. I personaggi sono scritti intenzionalmente per essere fastidiosipoiché lo stress spesso tira fuori il peggio dalle persone.

Nonostante siano dei cliché ambulantinon sono comunque i tipicissimi stereotipi visti a bizzeffe nei film slasher dei primi anni 2000. Non ci sono atleti, prime donne o ragazzi goth. Abbiamo invece una coppia di anziani in vacanza, un lascivo 'imprenditore' del sesso con due procaci ragazze a cui ha promesso la fama, un ragazzo innamorato del suo amico e l'inevitabile ragazza finale cazzuta. Al mix si aggiungono una guida turistica, un prete voodoo, alcuni bifolchi e il uomo nero progettato appositamente per il mitico Il signor Kane.

Proprio il cast è un punto di forza di Hatchet. Si apre con l'icona dell'horror Roberto Englund (Incubo) e Joshua Leonard (Il progetto Blair Witch) nei panni delle prime vittime, una situazione che pone le basi per il tono del resto del film. Kane Hodder interpreta il minaccioso e imponente Victor Crowley, un ruolo che lo consacra – ce ne fosse bisogno – come una leggenda del genere, simile alla sua iconica interpretazione di Jason Voorhees in quattro film di Venerdì 13.

Kane Hodder interpreta anche il padre di Victor Crowley nei flashback, mettendo in mostra la sua versatilità come attore. Anche Tony Todd (Uomo dei dolci) è chiamato per una breve e gustosa apparizione, in cui sfoggia la sua profonda voce dal timbro distintivo.

Il resto del cast serve sostanzialmente – e preventivamente – come 'foraggio' per il brutale furfantema si comporta in modo dignitoso. La giovane Tamara Feldman spicca nel ruolo di Marybeth, la figlia del personaggio di Robert Englund, in cerca di risposte per la scomparsa del genitore. Joel David Moore è Ben, ragazzotto sfigato e un po' goffo (in stile Shaggy di Scooby Doo) che evita tuttavia di risultare viscido, il che lo rende più dolce e simpatico.

Deon Richmond, Mercedes McNab, Joel Murray, Joleigh Fiore, Richard Riehle, Patrika Darbo e Parry Shen nel ruolo dell'irritante guida turistica fanno numero per portare a casa i 90 minuti scarsi. Sebbene alcuni personaggi siano piuttosto prevedibili e monodimensionali, sono sufficientemente 'insoliti' da garantirne l'interesse.

Kane Hodder nel film Hatchet (2006)Kane Hodder nel film Hatchet (2006)Come detto, la regia e la scrittura di Adam Green sono i veri ingredienti essenziali per la riuscita di Hatchet. Autore in seguito di opere più serie come Spirale (2007) e Congelato (2010), che opta per un approccio divertito e orientato piuttosto agli appassionati.

Il suo amore genuino per l'horror e le icone che coinvolgono attivamente nel progetto è palese, e la sua capacità di Fondere umorismo e sangue fa il resto. La sua personalità, nonostante la giovane età (30 anni all'inizio della produzione nel 2005), è trasparente e il suo impegno nei confronti del genere e dei suoi fan è encomiabile.

Gli effetti speciali pratici di Hatchet sono un altro elemento di spicco. Il film è apertamente cruentocon gli artigiani del trucco che hanno avuto carta bianca per sbizzarrirsi. L'aspetto orrendo di Victor Crowley e la scena delle uccisioni sono gioiosamente sopra le righesoprattutto considerando i pochi mezzi.

Per fare un esempio, una sequenza particolarmente memorabile vedilo uomo nero aprire letteralmente la faccia di una donna strappando la maschera inferiore con una mano e quella superiore con l'altra. Questi momenti di creatività spassosa rendono la visione una festa dello splatter.

Inoltre, il direttore della fotografia Will Barratt (all'esordio con Adam Green su Caffè e ciambelle) cattura perfettamente l'atmosfera lurida e pallida di Hatchet, mentre la colonna sonora e il guardaroba da metà anni Duemila aumentano oggi il fascino nostalgico. Nonostante gli elementi specifici del periodo, rimane quindi un prodotto gustoso e visivamente accattivante che mantiene – anche oltre le aspettative – la sua promessa di fiumi di sangue e brividi da 'notte horror'.

Tony Todd nel film Hatchet (2006)Tony Todd nel film Hatchet (2006)Va detto che spesso ci si dimentica, più o meno colpevolmente, di ricordarlo tra gli slasher più interessanti degli ultimi 20 anni, dimostrando cosa si può ottenere quando gli appassionati di horror vengono dati pieni controllo creativo (un po' come con Eli Roth e Drew Goddard).

E sì, Hatchet non è perfetto. Sì, è molto 2006, ma è anche estremamente divertente, super sanguinario, non si tira indietro nel mostrare situazioni al limite e la 'mercanzia', che si tratti di tette o di budellae ha una riverenza assoluta per il genere in cui naviga. Ovviamente, SOLO nella sua versione integrale.

È quel tipo di film che, quando è uscito, ci ha fatto capire chi fosse Adam Green, di cosa fosse capace e di cosa avrebbe dovuto aspettarsi da lui in futuro.

Il fatto che il primo Continuazione è arrivato nel 2010, addirittura senza tagli per i cinema USA e per un periodo molto limitato, e che è stato poi seguito a ruota da Ascia III nel 2013 e da Vittorio Crowley (la recensione), quarto capitolo a bassissimo budget girato in gran segreto, nel 2017, dimostra come il capostipite sia riuscito a dar vita a uno dei pochissimi franchise moderni dagli effetti duraturi.

I tempi – specie a Hollywood – sembrano ormai maturi per rivedere il 'Macellaio del Bayou'.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Hatchet:

Italiano: https://www.youtube.com/watch?v=kUogGGJtWPs



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *