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La Lega è spaccata ma al consiglio federale Salvini non forzerà la mano contro Bossi


Punti all'ordine del giorno che riguardino direttamente Umberto Bossi non ce ne sono e Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di forzare la mano, dopodiché al Consiglio federale odierno della Lega non è detto che alla fine l'argomento non venga trattato. Ovvero, la spaccatura interna al Carroccio rende pubblica il giorno del voto alle Europee, quando il Senatur fece sapere – per tramite dell'ex segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi – di votare per Marco Reguzzoniex leghista candidato con Forza Italia.

Tra gli argomenti sul tavolo della riunione dei vertici leghisti, con Salvini collegato da Roma, ci sono le passate europee, i ballottaggi delle comunali, gli eventi estivi sul territorio e il tesseramento 2024. «Se qualcuno poi tirerà fuori l'argomento dei dissidenti, non escludiamo di parlarne», fanno sapere da via Bellerio. Va detto che, Bossi a parte, neanche altre figure critiche del salvinismo, tra cui lo stesso Grimoldi, hanno ricevuto ad oggi contestazioni formali o altro. Il che farebbe presupporre che l'intenzione è quella di sedare gli animi, invece di accenderli ulteriormente con provvedimenti di espulsione.

Cacciare Bossi, seppur il fondatore sia ormai ai margini della vita politica della Lega, rimane comunque un'eresia. Lo ha detto chiaro e tondo, ad esempio, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Così pur fuori esponenti legati al Comitato nord, la minoranza federalista, non darebbe una bella immagine di un partito che rimane comunque accentrato attorno alla figura del leader.

L'articolo 29 dello statuto della “Lega per Salvini premier” recita che la militanza «è incompatibile con l'iscrizione o l'adesione a qualsiasi altro partito o movimento politico, associazione segreta, occulta o massonica, a liste civiche non autorizzate dall' organo competente, oa enti no profit ricompresi tra quelli preclusi dalla Lega per Salvini premier». Ma Bossi è anche presidente a vita della Lega Nord, il vecchio guscio che sostiene lo storico simbolo lombare. Insomma, forse dopo il furore dei primi giorni meglio evitare nuove polemiche e incidenti.



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