Sport

Vigevano, kickboxer morto in palestra: scoperto maxi giro di anabolizzanti


Sequestrare compresse e fiale di farmaci dopanti. Due gli indagati

26 giugno – 14:07 – MILANO

Svolta nell'indagine sul traffico di sostanze dopanti nelle palestre del vigevanese. Due le persone denunciate. L'inchiesta, avviata in seguito alla morte del kickboxer 52enne Antonio Gerace avvenuto il mese scorso, ha svelato un giro di anabolizzanti e farmacistupefacenti distribuiti illegalmente. Gli indagati, un 34enne di Abbiategrasso e un 35enne di Massa Carrara, sono accusati di aver reperito e trattenuto grandi quantità di queste sostanze, destinate ai frequentatori delle palestre.

Perquisizioni e sequestri

Le indagini sono state avviate dalla procura di Pavia e condotte dai carabinieri di Vigevano dopo che Antonio Gerace è defunto all'ospedale Humanitas di Rozzano, dove era stato ricoverato in seguito a una malversazione in palestra. Le autorità hanno concentrato la loro attenzione sulle possibili cause del decesso, scoprendo così il traffico illecito di sostanze dopanti. Mercoledì mattina sono stati eseguite perquisizioni tra Pavia, Milano e Massa Carrara, che hanno portato al sequestro di 3.600 compresse, 84 fiale di sostanze dopanti e 4 fiale di farmaci stupefacentioltre a 780 euro in contanti.

LE INDAGINI

L'inchiesta ha messo in luce come gli indagati operassero in concorso tra loro per reperire e distribuire illegalmente le sostanze. Gli anabolizzanti ei farmaci, alcuni dei quali prossimi alla scadenza, venivano smerciati tra gli avventori delle palestre della zona, alimentando un pericoloso mercato nero. “Sono in corso accertamenti volti a verificare le cause del decesso del 52enne e l'eventuale correlazione della morte con l'assunzione di sostanze vietate”, ha dichiarato la procura.

la morte di Antonio Gerace

Il 21 maggio scorso, Antonio Gerace si trovava in una palestra di Vigevano quando ha iniziato a sentirsi maschio. Sedutosi a bordo ring, ha comunicato ad alcuni compagni di non sentirsi bene, prima di perdere i sensi e accasciarsi una terra. Nonostante i tentativi di rianimazione con defibrillatore, l'atleta è deceduto poco dopo il trasporto d'urgenza all'ospedale Humanitas di Rozzano.





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