Istruzione

Dalla classe all'ospedale: 133 casi di violenza contro i docenti in poco più di un anno. Oltre la metà degli atti commessi dagli studenti – Orizzonte Scuola Notizie


Il fenomeno della violenza contro gli insegnanti e il personale scolastico sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, come evidenziato dai dati forniti dal capo della polizia, Vittorio Pisani. Durante un evento alla scuola superiore di polizia di Roma, Pisani ha presentato statistiche allarmanti che hanno gettato luce su questa emergenza educativa.

Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e febbraio 2024, sono stati registrati ben 133 casi di aggressione fisica denunciati all'interno delle scuole medie superiori. Gli episodi non sono stati di lieve entità: in tutti i casi, gli insegnanti coinvolti hanno dovuto recarsi in ospedale per farsi refertare. Ciò che rende questi numeri ancora più inquietanti è la consapevolezza che rappresentano solo la punta dell'iceberg. Come sottolineato da Pisani stesso, è ragionevole supporre che ci siano stati altri casi di aggressione che i docenti non hanno ritenuto di denunciare o per i quali non hanno cercato assistenza medica.

Analizzando più da vicino questi 133 episodi, emerge un quadro complesso. Ben 70 di questi atti di violenza sono stati commessi da studenti, un dato che solleva serie preoccupazioni sul clima all'interno delle aule scolastiche. Tuttavia, ciò che Pisani definisce “ancora più grave” è il fatto che i restanti casi – una cifra significativa – sono stati perpetrati da genitori. Tale tendenza mette in luce un problema più ampio che va oltre il comportamento degli studenti, coinvolgendo direttamente gli adulti che dovrebbero essere modelli di comportamento civile.

Docenti e ATA aggrediti, pene più pesanti per chi commette violenza

In risposta a questa escalation di violenza, il Parlamento ha approvato una legge che mira a contrastare il fenomeno su più fronti. Il disegno di legge introduce una serie di misure sia punitive che preventive.

Tra le disposizioni più significative, la legge Sasso (dal nome del deputato della Lega, primo firmatario del provvedimento) prevede un inasprimento delle pene per chi aggredisce il personale scolastico. Le pene detentive per aggressione passano dagli attuali cinque anni a sette anni e mezzo, mentre quelle per oltreraggio aumentano da tre a quattro anni e mezzo.

È importante sottolineare che la protezione offerta dalla nuova legge non si limita agli insegnanti, ma si estende a tutto il personale scolastico, includendo dirigenti e personale ATA.

Oltre alle misure punitive, la legge introduce anche importanti iniziative preventive. Tra queste, la creazione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. L'organo avrà il compito fondamentale di monitorare e segnalare i casi di violenza, proporre iniziative per contrastare il fenomeno e redigere report annuali che permetteranno di tenere traccia dell'evoluzione del problema nel tempo.

La legge prevede inoltre l'istituzione di percorsi formativi di sensibilizzazione, riconoscendo l'importanza dell'educazione nel prevenire comportamenti violenti. In aggiunta, viene istituita la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, da celebrarsi ogni anno il 15 dicembre.

Docenti e ATA aggrediti, inasprite le pene per chi commette violenza. LEGGE dentro Gazzetta Ufficiale



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