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Dazi sulle auto cinesi, utili per l’80% delle aziende italo-tedesche


Il 19% del campione interpellato ritiene le misure dannose. Servire più coinvolgimento delle ditte nelle politiche industriali, chiedono i vertici della camera di commercio italo-germanica

27 giugno – 12:43 – MILANO

Quasi l'80% degli associati alla Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien) ritiene che l'approvazione dei nuovi dazi Le auto elettriche europee cinesi sono una misura utile. Nello specifico, più della metà del campione (57%) riconosce il valore di nuovi dazi per la tutela del mercato unico europeo, ma rileva al tempo stesso come questi non siano sufficienti e come sia necessario anche che l'Ue metta in campo risorse per sostenere attivamente le imprese europee.

favorevoli e contrari

Il 19% li ritiene invece utili in prima battuta in quanto misura sanzionatoria di un caso di concorrenza sleale, con benefici diretti per la produzione europea. È sempre il 19% dei rispondenti da valutare negativamente l'eventualità di nuovi dazi sull'elettrico cinese, in quanto si tratterebbe di una misura dannosa per la transizione. Aziende e città sono concretamente impegnate nel percorso verso modelli di produzione e di mobilità sostenibili, e dal sondaggio emergono come non sia sempre immediato conciliare gli interessi dei consumatori, il successo della transizione verde e la tutela dell`industria europea. Solo il 5% del campione, infine, ritiene la misura insufficiente e sostiene che i dazi dovrebbero essere, in generale, più alti per compensare effettivamente i sussidi ricevuti dalle aziende cinesi.

maggiore coinvolgimento

La rilevazione ha riguardato 38 aziende, chiamate a esprimere una singola ricordo su una serie di valutazioni possibili. “Quello dell'elettrico cinese è il caso più caldo di tutela della competitività europea e non ci sorprende che una netta maggioranza delle imprese voglia proteggere e rafforzare il corretto funzionamento del mercato unico, coerentemente con le priorità per la nuova Commissione europea espressa nel precedente sondaggio che abbiamo diffuso con questo stesso formato”, ha dichiarato Jörg Buck, Consigliere Delegato Ahk Italien. “Sempre in linea con quanto già rilevato, le aziende chiedono un maggior coinvolgimento del piano europeo per promuovere le industrie nazionali, riconoscendo così la centralità dell'Europa nell'introdurre misure decisive per il futuro delle nostre economie e per il primato manifatturiero di Italia e Germania”.





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