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Usa, la Corte Suprema boccia l’accordo con il gigante degli oppioidi


WASHINGTON – La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato l'accordo con il produttore di oppioidi Purdue Pharma, che proteggeva la famiglia Sackler, proprietaria del gigante farmaceutico. Nell'ambito dell'intesa – firmata dall'azienda, rappresentanti delle vittime e amministrazioni locali – la famiglia Sackler si era impegnata a pagare 6 miliardi di dollari alle famiglie delle vittime di overdose, ma solo in cambio di un completo esonero da qualsiasi responsabilità in casi futuri. La sentenza del massimo tribunale americano ora mette in pericolo i risarcimenti già pattuitima allo stesso tempo spalanca le porte a eventuali ondate future di cause legali.

Al centro della disputa c'è l'antidolorifico OxyContin. L'oppioide, prodotto e commercializzato dall'azienda della famiglia Sackler, è considerato della morte per overdose di centinaia di responsabili di migliaia di persone negli Stati Uniti. Un dramma, quello dell'epidemia degli antidolorifici in America, che è stato persino raccontato in una serie su Netflix intitolata “Painkiller”.

La Corte Suprema ha bloccato l'accordo con una maggioranza di cinque voti contro quattro, dopo aver sospeso su richiesta dell'amministrazione Biden.



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