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Libera e con personalità, Spalletti vuole un'altra Italia Agenzia di stampa Italpress – Italpress


Luciano Spalletti (Italia) durante UEFA Euro 2024 – Croazia vs Italia, Campionato europeo di calcio UEFA a Lipsia, Germania, 24 giugno 2024

Di Antonio Ricotta
BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Dentro o fuori. Più leggeri, più forti di carattere, più continui. Insomma solo di più e niente di meno. E a proposito di più o meno, Luciano Spalletti, è sicuramente più rilassato rispetto al post Croazia. Non perchè sia stato tagliato il traguardo. Anzi, gli ottavi non sono da considerare neanche l'obiettivo minimo per i detentori del titolo, ma il peso della sfida contro la Croazia è alle spalle, anche se la liberazione è arrivata soltanto al 98°. Ma forse proprio per questo quel gol di Zaccagni può cambiare la storia, farla diventare da 'piccola a 'grande. Per riuscirci, o quanto meno avvicinarsi, però, bisogna superare l'ostacolo Svizzera. All'Olympiastadion di Berlino, l'impianto dove l'Italia di Buffon si è laureata campione del mondo (“Gigi ci ha fatto rivivere quelle emozioni e noi abbiamo anche la responsabilità di onorare quell'impresa”, ha detto il ct riferendosi al capo delegazione), scenderà in campo con ogni probabilità una Nazionale diversa rispetto alle gare precedenti. Ancora prima che negli uomini e nel modulo, nell'atteggiamento e nel carattere. E' quello che il ct si aspetta: “Una squadra più sciolta e con più personalità”.
Oltre alle caratteristiche portate in dote dal gol di Zaccagni, una rete che ha alleggerito il peso delle pressioni e che potrebbe lasciare positivamente il segno nel torneo finale che ha tribolato gli azzurri. Sul fronte formazione c'è qualche indicazione. Spalletti ha confermato che Dimarco non ci sarà, ha spiegato che sull'impiego di Bastoni c'è ottimismo (influenzato ma comunque in campo oggi: “Per noi un sollievo”, le parole del ct), che al posto dello squalificato Calafiori giocherà Mancini e la sua Italia si schiererà con qualcosa che “somiglia alla difesa a 4”. E quando sembrava certa la conferma della linea a 3 vista contro la Croazia, ecco il ritorno alla difesa a 4. Probabilmente le assenze di Dimarco (l'unico esterno sinistro capace di dare assolute garanzie per fare tutta la fascia) e di Calafiori hanno inciso , ma come sempre il ct vuole una squadra in grado di cambiare il sistema di gioco durante la gara. Davanti a Donnarumma dovrebbero trovare spazio Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Darmian, con i due terzini pronti ad alternarsi nella fase di spinta e copertura e nella trasformazione della squadra.
A centrocampo potrebbe esserci novità e una conferma. Quest'ultima riguarda l'intoccabile Barella, mentre alla voce 'nuovi inserimentì, potrebbe trovare posto Cristante (come ad ogni vigilia…) e Fagioli. Sembra essere davvero arrivata l'ora del centrocampista della Juventus. Dovrebbe prendere il posto di Jorginho e guidare l'Italia in cabina di regia. Barella sarà il pendolo tra i due reparti, l'uomo chiave per trasformare in 4-2-3-1 il sistema di partenza che potrebbe essere letto come un 4-3-3 o come un 4-3-2-1. E c'è anche la possibilità di partecipare a un altro debutto e anche questo targato Roma. Oltre a Mancini al centro della difesa, sulla trequarti, o all'occorrenza come esterno di centrocampo, potrebbe trovare spazio Stephan El Shaarawy, la cui duttilità e capacità di corsa ha un'importanza non indifferente nelle idee di Spalletti. Il Faraone si gioca il posto con il suo capitano giallorosso, ovvero Lorenzo Pellegrini. Sulla stessa linea o sull'altra fascia spazio a Federico Chiesa, sembra in crescita, così come Scamacca. Proprio il centravanti della Dea dovrebbe vinvcere il ballottagio con Retegui, ma Spalletti ha lasciato intendere che ci sarà spazio per entrambi. Staffetta in vista? Si vedrà. E' partita da dentro o fuori, si è lavorato anche sui rigori. Cura del dettaglio, qualità e personalità. C'è un titolo da difendere.
– Agenzia Foto Ipa –
(ITALPRESS).

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