Assoluti, Fabbri si conferma nel peso. Desalu e Sottile tornano al vertice
A La Spezia ottava gara di Leo oltre i 22 metri (22.11), Fausto vola nei 200 (20”30) e Stefano nell'alto (2.30). Definita la squadra olimpica
La conferma di Leo Fabbri nel peso, all'ottava gara consecutiva all'aperto su otto oltre i 22 metri: 22.11 (più un 22.00). Il ritorno ai vertici di Fausto Desalu nei 200 (20″30 con +1.8 m/s) e di Stefano Sottile nell'alto (2.30). Ecco i migliori risultati della seconda giornata degli Assoluti, con l'atteso Alessandro Sibilio assente dalla finale dei 400 ostacoli per un lieve fastidio al bicipite femorale sinistro. Fabbri è soddisfatto a metà: “La pedana era molto buona, ma non sono stato capace di gestirla bene: mi aspettavo di più. Ho avvertito le gambe troppo lente e il peso leggero. Prima dei Giochi farò una gara in Italia, una a Szekesfehervar, in Ungheria il 9 e una Londra, in Diamond League, il 20”. Desalu firma il quarto crono della carriera: non correva così bene dalla batteria dell'Olimpiade di Tokyo 2021 ( 20″29) che lo ha consacrato grazie all'oro vinto con la 4×100. La sua curva è di gran qualità, nel rettilineo mantiene l'assetto giusto e chiude ancora in spinta. Un atleta ritrovato. Come Sottile, che torna a volare sopra i 2.30 dopo quattro anni (agli Assoluti di Bressanone 2019 si spinse a 2.33). Quest'anno solo in sette, un russo incluso, ha fatto meglio. Entrambi legittimano così la qualificazione ai Giochi già conquistata.
la squadra
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A proposito di Olimpiade: La Spezia definisce nel dettaglio la squadra azzurra. Nelle 1500 donne sono in 5 per 3 posti: una coraggiosa Del Buono (4'05″14) precede Vissa (4'05″29) e Cavalli (4'06″79): Zenoni è quarta e lontana, Sabbatini rinuncia. Promosse le prime tre, con Del Buono anche nei 5000. Nei 400 ostacoli della Muraro (55”13), la Sartori con 55”33 fa meglio della Olivieri (55”41): andrà a Parigi con la stessa Muraro e una pur opaca Folorunso, quarta in 55”75. Poi i quattrocentisti: titoli a Scotti (45”28) su Aceti (45”77) e Lopes (45”93) e alla Mangione (51”57) su Trevisan (52”09) e Accame (52”16). In attesa di verificare la posizione dell'acciaccato Re, i sei saranno presumibilmente coinvolti nelle 4×400 (mista inclusa) con Sito, Meli, Bianciardi, più quattro donne tra Kabo, Bonora, Troiani, Borga e Polinari, finite nell'ordine. Tra i 26 titoli assegnati, spiccano quello di Mannucci nel disco (64.07) e, in campo femminile, quelli di Bongiorni (23”10), Fantini (71.32) e Trapletti (43'54”), regine di 200, martello e 10 km di marcia. La Coppa Italia a Fiamme Gialle (uomini) e Carabinieri (donne).