Istruzione

Baby gang, il parere di Daniele Novara: “Basta demonizzare i giovani, servono educazione e sostegno, non carcere” – Orizzonte Scuola Notizie


Il pedagogista Daniele Novara lancia un grido d'allarme contro la crescente demonizzazione dei giovani, visti come un concentrato di delinquenza e problemi psichiatrici.

In un'epoca in cui le istituzioni sembrano disinteressate a investire in prevenzione educativa e sostegno concreto a scuole, insegnanti e genitori, Novara sottolinea l'urgenza di centri di aggregazione e di un approccio comunitario ai comportamenti problematici.

“Allibisco nel vedere una politica che preferisce il tiro al piattello contro i più giovani, cercando di convincerci che i comportamenti negativi siano frutto del singolo da punire, anziché un peso da dividere su tutta la comunità educante”afferma Novara.

Il pedagogista critica la proposta del governatore Zaia di abbassare l'età della punibilità giudiziaria per le “baby gang”, definendola una frase ad effetto che denota una mancanza di comprensione del problema. “I preadolescenti non possono essere portati a processo o in carcere. Per fortuna le nostre leggi danno priorità alla crescita formativa ed educativa, piuttosto che all'accanimento punitivo”sostiene Novara.

Secondo il pedagogista, mandare un ragazzo in carcere non fa che peggiorare il suo comportamento, insegnandogli l'arte della violenza e della delinquenza. “Il buon senso direbbe di insistere sugli strumenti educativi, favorendo e finanziando le comunità e i centri di recupero. E risalendo la filiera delle necessità, magari comprendiamo le ragioni profonde che vedono i genitori in difficoltà faticare nel deserto degli aiuti e nell'assenza di sostegno”propone Novara.

Infine, Novara porta l'esempio dei centri estivi, spesso inaccessibili per molte famiglie a causa dei costi elevati. “Altro che carcere per i minori di 14 anni”conclude il pedagogista, sottolineando l'importanza di investire in servizi educativi e di supporto alle famiglie, anziché in misure punitive inefficaci.



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