Da Manfredonia a Lukaku, la grande storia dei tradimenti sul mercato
Calhanoglu saluta l'Inter dopo aver già fatto il salto dal Milan. Ma è solo l'ultimo caso. Da Lukaku a Higuain, da Altafini a Collovati, quando le scelte diventano tradizioni
Lasciare una squadra e andarsene in un'altra con grande spargimento di dolore, veleno, risentimento. I calciatori le chiamano occasioni irrinunciabili, i tifosi usano un altro concetto: quello del tradimento. Calhanoglu, l'Inter, il Bayern Monaco: stava per succedere, è già successo quando il turco stava al Milan e andò all'Inter. E Lukaku verso il Milan stupisce? No, e allora la domanda è: chi tradisce una volta lo farà ancora? Dipende dai bonus. C'è un'unica verità: più ami, più ci resti male. Ma questo è il mestiere del calciatore, bellezza. Quando si firmano nuovi contratti si resettano le frasi dette in precedenza. E' stata una scelta di vita, ma la vita va avanti, cambia direzione, asseconda il giro di vento e le ambizioni, segue la pista dei soldi e della voglia di sperimentare in nuove situazioni. Ad ogni nuova riga sull'almanacco, il tradimento è un'ipotesi da considerare.
