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In a Violent Nature: la recensione del film slasher di Chris Nash


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01/07/2024 recensione film di William Maga

Il regista porta sullo schermo un'opera amorevole con cui prova a dire qualcosa di leggermente diverso all'interno del genere

in un film di natura violenta 2024 horror

Non c'è probabilmente nessun genere più analizzato, commentato o decostruito dell' squarciatore; questa branca fondamentale del cinema horror ha infatti generato una moltitudine di testi teorici e di interpretazioni postmoderne, un flusso quasi infinito di apprezzamenti e rivalutazioni nel corso degli ultimi quattro decenni.

Collocandosi a metà strada tra la cultura pop e l'apprezzamento accademico, In una natura violenta di Chris Nash (L'ABC della Morte 2) non ripudia tanto l'essenza di base del genere, ma la distilla nella sua forma più pura ed elementare.

È in parte un film d'arte, in parte una festa dello splatteril lavoro a bassissimo budget di un vero appassionato che sembra determinato a modificare una formula consolidatissima che tanto basta per offrire una nuova prospettiva. È un esperimento affascinanteanche se il suo successo finale dipende almeno in parte dalla pazienza del pubblico e dalla sua propensione ai 'danni corporali' estremamente feroci.

Manifesto del film In a Violent Nature (2024)Manifesto del film In a Violent Nature (2024)La maggior parte delle critiche mainstream a questo tipo di prodotti ricadono nei termini “stereotipato” e “superficiale”. Non è certo un genere noto per l'ingegnosità delle trame o per le interpretazioni dei protagonisti degne di un Oscar.

Chris Nash sfugge però a queste preoccupazioni spingendo storia, trama e personaggi ai margini del suo progettoe si concentrano piuttosto sul viaggio ipnotico di un serial killer soprannaturale mentre compie la sua 'consueta' strategia.

In a Violent Nature è un'opera di spazi liminali, composta quasi interamente da momenti interstiziali che altri film eviterebbero volentieri. Cosa fa il maniaco mascherato mentre le giovani ragazze si divertono nella baita nel bosco? Cammina, cammina e cammina.

Il film inizia con voci fuori campo, dialoghi appena udibili che mettono in moto gli eventi; girovagando in un vecchio cimitero nel mezzo di una foresta dell'Ontario, alcuni stolti ragazzi rubarono una collana appesa a una croce.

Appropriandosi dell'oggetto, il goffo Johnny (Rita Barrettche 'studia da Kane Hodder') viene resuscitato dalla sua tomba poco profonda. Mentre emerge dal terreno, l'mp si posiziona a una distanza discreta dietro la sua schiena e lo segue nel suo viaggio attraverso i boschi.

Per la maggior parte di In a Violent Nature, Chris Nash trova un giusto equilibrio tra le lunghe camminate di Johnny e le concessioni al pubblico e alle loro aspettative narrative; anche se sarebbe stato divertente se si fosse abbracciato fino in fondo lo spirito di James Benning, il regista fornisce un po' di retroscena a quella macchina di morte silenziosa ed elementare che è Johnny, e una lunga sequenza abbandona completamente il punto di vista del uomo nero per dare alle vittime almeno un accento di caratterizzazione.

Emerge anche la doverosa una ragazza finalesebbene anche in questo caso Chris Nash abbia rispettato le convenzioni dedicando diversi minuti alla fine di In a Violent Nature a un lungo monologo che costringe il pubblico a confrontarsi con la scioccata Kris (Andrea Pavlović).

Ad ogni modo, In a Violent Nature prende davvero vita quando si concentra sul punto di vista di Johnny, forzando una sorta di identificazione del pubblico su una tela altrimenti vuota. Chris Nash distendi il tempo in modi interessanti; le peregrinazioni del mostro occupano quella che sembra essere la maggior parte del minutaggio, procedendo a un ritmo costante mentre foglie e ramoscelli scricchiolano sotto i suoi piedi.

Ma anche le uccisioni hanno un loro ritmo compassionevole; prove vengono mozzate e arti strappate con la stessa tranquillità di una passeggiata nel verde.

In una natura violenta (2024) filmIn una natura violenta (2024) filmC'è un certo minimalismo d'insieme, fino a quando i brutali morti cominciano, momento in cui il sangue e gli elaborati effetti artigianali che lo accompagnano diventano il fulcro del film.

È una tensione bizzarra, ma produttivaquasi fosse una versione horror e inzuppata di sangue finto di Gerry di Gus Van Sant. Fatto sta che difficilmente avrete visto prima qualcosa di vagamente simile a In a Violent Nature. Il che è probabilmente una raccomandazione sufficiente.

Ciò che mi sorprende veramente sono tuttavia i numerosi 'piaceri estetici' in mostra sullo schermodai raffinati e amorevolmente costruiti carrelli alle sublimi bellezze naturali del nord della regione dell'Ontario.

L'universo potrebbe essere freddo e indifferente, non diversamente dal nostro protagonista omicida, ma come tutti sappiamo: a volte il viaggio è più importante della destinazione.

Di seguito trovate il trailer completo internazionale di In una natura violenta:

Italiano: https://www.youtube.com/watch?v=WyXuRmXbS7U



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