News

Il programma e i temi della Settimana Sociale dei cattolici con Mattarella e il Papa



L'obiettivo non è fare “solo” un convegno ma innescare processi di partecipazione civile e sociale, compito questo che spetta ai mille delegati indicati dalle diocesi italiane e da tante associazioni e movimenti nazionali. L'obiettivo è ambizioso, andare al “cuore della democrazia”, come recitare il tema della cinquantesima Settimana sociale dei cattoliciio in Italia in programma a Trieste da mercoledì 3 a domenica 7 luglio.

Mercoledì 3 l'apertura in piazza Unità d'Italia con l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella previsto alle ore 17. L'evento prosegue con un ricco programma (qui il calendario dei lavori) concentrato, ogni giorno, sui “Laboratori della partecipazione“, io “Villaggi delle buone pratiche” e le “Piazza della democrazia”. Oltre ai delegati, c'è il pubblico “libero” che partecipa agli eventi tramite un'app (qui le indicazioni per scaricarla e come utilizzarla), come da indicazione del Comitato promotore presieduto da monsignor Luigi Rennaarcivescovo di Catania, e coordinato da Sebastiano Nerozzi, Docente di Storia del pensiero economico presso l'Università Cattolica di Milano.

La scelta di Trieste, crocevia europeo, città di confine e (tormentato) approdo finale dei migranti che arrivano dalla rotta balcanica, non solo non è casuale ma è uno stimolo in più a riflettere sui problemi della partecipazione democratica che riguardano non solo l'Italia ma anche molti paesi europei.

Nelle “Piazza della democrazia”, che si svolgono ogni pomeriggio nel centro storico della città, saranno presenti circa 50 relatori e testimoni chiamati a confrontarsi su un ampio ventaglio di temi: dalla cittadinanza attiva all'inclusione nello sport, dal carcere alla democrazia digitale, dal futuro dell'Europa alle comunità energetiche rinnovabili.

Nei “Villaggi delle buone pratiche” aperti oltre cento stand di imprese, cooperative sociali ed enti di terzo settore, università, comunità energetiche rinnovabiliassociazioni culturali e di promozione sociale.

A questi si aggiungono le tavole rotonde tematicheorganizzate da associazioni ecclesiali, sindacati, reti. Tra queste Ucid, Ucsi, Slow Food, Confartigianato, Unione giuristi cattolici, Forum delle associazioni familiari, Cisl, Focsi, Asvis, Meic, Argomenti 2000, Giuristi cattolici.

Nei “Laboratori della partecipazione” sono invece i delegati di diocesi, associazioni e amministrazioni pubbliche a confrontarsi su come riattivare e rendere viva la partecipazione nel loro territorio.

Ampia anche l'offerta culturale. Le sere triestine sono animate dai concerti dell'Orchestra dei giovani europei, composta da giovani musicisti di tutti i Paesi dell'Unione, e dagli studenti del Conservatorio di Trieste con Zoè.

Giovedì 4 alle ore 21.15 lo spettacolo di musica e parole in piazza Unità d'Italia con diversi artisti tra cui Roberto Vecchioni, Riccardo Cocciante, Tiromancino, Simone Cristicchi, Amara, l'orchestra del Friuli Venezia Giulia, con la direzione del maestro Leonardo De Amicis e la conduzione di Lorena Bianchetti.

Spazio anche al teatro con la pièce di Paolo Logli su Raoul Follereau e quella di Giovanni Scifoni su San Francesco. Tra i testimoni di questa edizione anche Paolo Batthi, fratello di Shahbaz Bhatti, politico cristiano e ministro delle Minoranze del Pakistan, assassinato il 2 marzo 2011 a Islamabad.

La conclusione della Settimana sociale sarà domenica 7 luglio in piazza Unità d'Italia con la celebrazione eucaristica presieduta da papa Francesco alle ore 10.30.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *