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Da luglio scatta l'obbligo di installare gli ADAS sulle nuove auto. Vediamo quali sono e le deroghe


Dal 7 luglio si compie un passo importante verso la sicurezza stradale: scatta infatti l'obbligo degli Sistemi ADAS per tutte le nuove auto immatricolate, sia di nuova omologazione (in vigore dal 6 luglio 2022) che già in commercio.

Per un approfondimento maggiore, vi rimanderemo ai nostri speciali sugli ADAS obbligatori dal 7 luglio e su quale sia il significato di guida assistita.

Cosa sono gli ADAS

Partiamo da un dato di fatto: secondo diverse ricerche il 90% degli incidenti sarebbe causato da disattenzione o errore dei guidatori e solo il 5% da malfunzionamenti.

Diventa quindi impellente mettere a disposizione di tutti gli utenti sistemi di guida assistita avanzata (Advance Driver Assistance Systems, o ADAS) che consentono di aiutare il guidatore intervenendo proattivamente o avvisarlo in caso di problemi.

Stiamo parlando della frenata di emergenza, o dell'avviso di mantenimento di corsia, del rilevamento degli angoli ciechi o di quello della stanchezza, per fare qualche esempio.

Il problema è che fino a poco tempo fa questi strumenti erano a disposizione solo nell'auto di fascia alta e sono facoltativi e onerosi.

Per questo l'Unione Europea ha deciso di imporli su tutti i nuove vetture.

I passaggi della norma e le deroghe

La Commissione Europea ha quindi approvato il regolamento europeo 2019/2144, Regolamento generale di sicurezza 2 (GSR 2), in cui è indicata una lista di ADAS che devono essere inseriti di serie in tutte le nuove vetture venduto da un produttore.

La norma, che ha avuto un impatto importante sull'industria automobilistica, anche a causa della crisi dei chip avvenuta dal 2020, è stata applicata in diverse tappe. La prima risale al 6 luglio 2022dati di seguito riportati che tutte le vetture di nuova omologazione sono dotate dei nuovi ADAS.

La seconda tappa scatta il 7 luglio 2024. Da questo giorno, tutte le nuove vetture sono immatricolate, anche quelle già omologare (quelli già in commercio) devono includere gli ADAS.

Cosa comporta questa imposizione? Che i produttori, che hanno avuto due anni di tempo per prepararsi, hanno dovuto compiere una scelta: lo adeguare le vetture con notevoli investimenti (che si riversano sugli utenti con un aumento dei listini), o Toglierli dal mercato europeo (le regole riguardano solo l'Europa, ovviamente).

È il caso di Porsche Macan, Lancia Ypsilon, Fiat 500X, Fiat Panda, Renault Zoe, Dacia Duster, Smart ForTwo, Mitsubishi Space Star, Toyota GR86, Porsche 718 e Subaru BRZma ci sono anche deroghe.

Innanzitutto è possibile chiedere un rinvio di 12 mesi comunicando allo Stato il numero di telaio della vettura, che deve essere già prodotto. Nel caso invece di “piccola serie“, se hanno due anni in più per adeguarsi. Sfruttando questa possibilità, i modelli Porsche 718 GT4 potranno restare in commercio, così come EMC Wave 3.

Gli ADAS obbligatori

Ecco l'elenco degli ADAS che la tua vettura deve avere se acquistata dopo il 7 luglio 2024. Tieni presente che tutti i sistemi, ad eccezione della scatola nera, possono essere disattivati, ma una volta passata e riaccesa la macchina deve tornare attivi.

La scatola nera (EDR, Event Data Recorder), che registra la velocità della vettura, l'azionamento dei freni e altri parametri immediatamente prima, durante e subito dopo un urto.

L'ISA, l'adattamento della velocità intelligenteche grazie alle telecamere anteriori elaborano in tempo reale i segnali GPS provenienti dall'esterno e leggono la segnaletica stradale, in modo da segnalare al navigatore la sua presenza e adattare la velocità del veicolo in base ai limiti presenti in un determinato tratto. Si può disattivare, come tutti gli ADAS (a parte la scatola nera), premendo il pedale dell'acceleratore, ma l'allarme sonoro e un segnale luminoso rimarranno attivati ​​fino a quando il conducente non rallenterà.

La frenata automatica di emergenza (AEB), che rileva il rischio di collisione frontale contro veicoli, pedoni lo ciclisti tramite un segnale (un suono, un messaggio sul cruscotto o facendo vibrare il volante) e in caso attiva autonomamente i freni tra 10 e 60 km/h (in teoria, con asfalto e fino a 40 km/h si dovrebbe evitare l'impatto).

I l monitoraggio della stanchezza e distrazione del conducente, che rileva se ci stiamo addormentando analizzando i movimenti del volante e replica con tempestivi avvisi sonori.

Attenzione: l'ADAS è attualmente in vigore e rileva l'attenzione tramite il rilevamento della posizione delle mani sul volante o del movimento dello sterzo. La misurazione più precisa, chiamata “avviso avanzato della distrazione del conducente” e che rileva il battito delle ciglia tramite una telecamera che riprende il volto del guidatore, è stata rinviata di due anni per motivi legati alla privacy.

I l controllo degli angoli ciechi a posteriori, che deve avvisare il conducente della presenza di persone o altri oggetti quando si va in retromarcia (telecamere o sensori, non è specificato).

I l mantenimento della corsiache non deve solo avvisare ma anche far rientrare autonomamente il veicolo in corsa tra 65 e 130 km/h.

Misuratore della pressione dei pneumaticiche deve monitorare la pressione degli pneumatici attraverso i dati della centralina ABS.

Interfaccia per l'etilometro: non è obbligatoria l'installazione dell'etilometro, ma deve esserci un'interfaccia che consenta un rapido montaggio dell'alcolock, il dispositivo elettronico che legge il tasso alcolemico del conducente e impedisce l'accensione del veicolo in caso di valori che superano i limiti di legge.

Luci di frenata: un nuovo obbligo, anche se non è un ADAS, è che in caso di frenata di emergenza le luci di stop devono lampeggiare e non rimanere fisse.

Gli effetti sul mercato e i piani per il futuro

Come abbiamo anticipato, queste norme sono state accolga negativamente dai produttori di auto, che hanno dovuto effettuare importanti investimenti che si sono riversati sugli utenti sotto forma di un aumento del prezzi di listino.

Inoltre sono state sollevate alcune perplessità nel merito all'applicazione degli ADAS, in quanto l'Unione Europea non ha definito degli standard per le tecnologie. Questo ha comportato una differenza notevole nell'applicazione degli ADAS, la cui attivazione o funzionamento può avere un impatto soprattutto sulle auto non di proprietà ma noleggio.

Infine c'è da considerare che un utente bombardato da continui avvisi sonori e visivi si potrebbe distrarre o addirittura ignorarli a lungo, il che avrà un effetto controproducente.

E il futuro? L'Unione Europea ha previsto ulteriori tappe per la sicurezza stradale.

Dal 7 gennaio 2026 sarà necessario che le vetture di nuova omologazione siano dotate di una zona estesa di assorbimento degli urti per la testa e di un sistema di protezione delle gambe e della testa dei pedoni.

Dal 7 luglio 2026 invece è necessaria l'implementazione di sistemi avanzati di frenata di emergenza per pedoni e ciclisti situati davanti al veicolo. Resta poi il nodo del rilevamento avanzato della stanchezza del guidatore tramite telecamere, che è stato rimandato appunto a tale data.

Inoltre la Commissione Europea ha stabilito che entro luglio 2027 verranno valutate le misure applicate e la loro efficacia, indicando eventuali modifiche.

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