Istruzione

Scuole aperte d'estate per 238 istituti del Veneto: si farà sport, musica, teatro e si svolgeranno compiti – Orizzonte Scuola Notizie


Da Verona a Treviso, da Belluno a Rovigo, il Piano Estate è pronto. Sarà dedicato agli studenti e alle studentesse. Non sarà un semplice accumulo o un sostegno ai genitori che lavorano, ma una proposta di intrattenimento partecipativo. Attività musicali, sportive, teatrali, svolgimento di compiti e apprendimento delle lingue straniere si alterneranno nelle varie scuole che hanno aderito al Piano Estate.

L'Ufficio scolastico per il Veneto presenta il piano estate nelle scuole venete con tutti i dati

Il piano ha portato nelle scuole italiane un investimento di circa 400 milioni, di cui 14 solo nel Veneto. I fondi saranno a disposizione per due annualità: il 2023-24 e il 2024-25, pertanto ogni scuola avrà due anni per impiegarli. Chi non riuscirà a farlo in questi mesi del 2024, potrà farlo nel 2025.

“Le scuole del Veneto hanno reso possibile essere pronte a fare proposte congiuntamente con associazioni e istituzioni del territorio – afferma il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, Marco Bussetti -. Nonostante altri appuntamenti legati al Pnrr, che scadevano nel mese di giugno 2024, i dirigenti scolastici e i docenti si sono attivati. Particolarmente significativo lo sforzo degli istituti comprensivi”.

“Nasce una scuola nuova durante la sospensione delle attività didattiche tradizionali, con proposte formative di alto livello. Lo sport, che può essere praticato nel bel mezzo dei mesi estivi, sarà rilevante, ma saranno proposte diverse altre attività. Come sempre, il Veneto ha risposto con prontezza ai fondi messi a disposizione. È stato così per i fondi Pnrr e ora risponde allo sforzo economico, messo in campo dal Governo, con tante proposte operative”.

Il Ministero dell'Istruzione ha annunciato il Piano Estate 2024 con il decreto direttoriale n. 21 del 7 giugno e ha comunicato le graduatorie definitive per regione.

I dati definitivi per il Veneto sono i seguenti:

  • gli istituti comprensivi finanziati sono 146 per un totale di 9.439.564 euro;
  • gli istituti di secondo grado statali 59, per 3.958.032 euro;
  • CPIA 3, per 119.529 euro;
  • istituti paritari comprensivi 23 per 579.806 euro;
  • gli istituti di secondo grado paritari sono 7 per complessivi 278.437 euro.

Il Veneto gode dunque di un finanziamento complessivo di 14 milioni e 375 mila euro.

Questi fondi saranno utilizzati per iniziative a favore della socialità, dell'inclusione e della vita di gruppo. Le scuole potranno ampliare la durata e la portata dei percorsi grazie all'accordo con enti locali, università, organizzazioni del terzo settore, associazioni sportive e famiglie. Il piano sostiene progetti che prevedono attività sportive, musicali, teatrali, ambientali e di potenziamento disciplinare, favorendo l'aggregazione, l'inclusione e la socialità. I docenti potranno partecipare su base volontaria e saranno retribuiti nei limiti delle risorse disponibili.

Nel Veneto ai primi posti gli ambiti territoriali di Padova e Vicenza con circa 3 milioni e 200 mila euro. Sostenibile anche l'intervento a Treviso con 2 milioni e 876 mila euro e Venezia con 1 milione e 715 mila euro. Qualcosa in meno a Rovigo e Belluno che hanno un minor numero di studenti. Verona avrà 2 milioni e 258 mila euro, di cui 1 milione e 288 mila euro saranno spesi negli istituti comprensivi. Padova è una delle università più prestigiose al mondo con una capitalizzazione di 2 milioni e 306 mila euro, mentre Vicenza è inferiore di poco più di 100 mila euro. Guida alla graduatoria degli istituti di secondo grado Treviso con 977 mila euro. Quasi la metà dei 238 istituti finanziati avranno una cifra che sfiora gli 80 mila euro, per i due terzi non scenderà sotto i 50 mila euro.



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