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Strega, sarà sfida a tre, il palco più vicino alla platea – Libri – Ansa.it


(di Mauretta Capuano) Ultimi preparativi al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, per la serata finale del Premio Strega 2024 che per la prima volta avrà il palco più vicino alla platea anziché sotto la loggia dell'Ammannati dove di solito venivano ospitate le interviste ai finalisti.


La sfida sarà a tre, tra la superfavorita Donatella Di Pietrantonio con L'età fragile (Einaudi), Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo) e Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio).


La competizione potrebbe essere all'ultimo voto tra la storia raccontata da Di Pietrantonio che scardina gli stereotipi sugli anni, sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia e la rievocazione di un caso di violenza di genere accaduto nel 1997; il potente racconto degli ultimi anni di vita del padre, macellaio, ammalato di tumore, di Voltolini e della Lea di Chiara Valerio che ci porta a Scauri, suo paese d'origine e ci fa entrare nei sentimenti e nei pregiudizi e nell'assioma dell'inconoscibilità dell'altro.


Sale la tensione ma c'è sempre un clima di grande affiatamento e complicità nella sestina in corsa, ridotta da un lungo tour di 20 giorni, in questa edizione di cui fanno parte anche Paolo Di Paolo che torna in finale allo Strega con Romanzo senza umani (Feltrinelli), Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax) e Raffaella Romagnolo con Aggiusta l'universo (Mondadori).


La diretta televisiva, dalle 23.00 su Rai3, avrà due protagonisti: Geppi Cucciari che torna per la quarta volta consecutiva e Pino Strabioli, già alla conduzione del più prestigioso premio letterario italiano nel 2016 e nel 2019. Ci saranno incursioni in platea e uno spaccato sulla storia del Premio che quest'anno ricorda Mario Soldati. Per esigenze televisive e per rispettare i limiti di capienza del museo gli ospiti saranno tra i sei e i settecento, circa trecento in meno delle precedenti edizioni quando in alcuni casi si è arrivati ​​fin oltre i mille. Anche i 400 Amici della Domenica non potranno esserci tutti alla serata, tra scontenti e punte polemiche.


“Ci sarà anche qualche sorpresa e tra le altre novità il ripristino dello scrutinio dal vivo per gli ultimi 100 voti con le nuove schede anonime prodotte in automatico dal sistema di voto elettronico che verranno stampate” ha spiegato il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, che presiederà il seggio in assenza della scrittrice premiata nella precedente edizione, Ada d'Adamo, scomparsa prima della finale il 1 aprile 2023.


Alla vigilia della serata è stata inaugurata la targa commemorativa a Maria e Goffredo Bellonci in via Fratelli Ruspoli 2, a Roma, nel palazzo dove ha avuto luogo il Premio Strega, ora Casa Museo e sede della Fondazione Bellonci. “La targa ricorda che in questa casa non solo i Bellonci hanno vissuto a lungo, fino al 1951, ma che ci è passata la storia della letteratura italiana in un periodo particolare. L'11 giugno del '44, a una settimana dalla liberazione di Roma, Maria Bellonci disse: “Possiamo incontrarci senza più nasconderci”, ha ricordato il presidente della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine. “Non è solo un modo per onorare Maria e Goffredo Bellonci e la loro impresa, ma anche per non dimenticare il rapporto che la comunità che ruotava attorno al premio Strega ha avuto con questa città” ha aggiunto.


Alla 78/ma edizione trova nuova linfa anche l'attenzione agli abiti e alla moda che negli anni '50, '60 e '70 ha accompagnato il Premio Strega. I finalisti vestiranno tutti gli abiti firmati: vedremo così Chiara Valerio in Dior, Donatella di Pietrantonio vestita da Etro, Raffaella Romagnolo da Missoni, Dario Voltolini e Paolo Di Paolo da Lardini e Tommaso Giartosio da Gucci.


“Sarebbe molto bello se nelle sfilate e competizioni di moda venissero donati dei libri” dice Giartosio.


“Non capisco perché l'unica categoria che non dovrebbe vestire abiti firmati è quella degli scrittori” afferma Di Paolo rispondendo alle polemiche suscitate dall'ingresso degli stilisti sul palco dello Strega. La pubblicità più bella è quella di Jean Cocteau che vende televisori per Ribet-Desjardins che è una catena di grandi magazzini tecnologici. “L'editoria è strabica, un occhio al mercato e uno allo spirito” dice Chiara Valerio.

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