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Il lifting ai glutei e il malore fatale: muore influencer di 33 anni




L'intervento di sollevamento glutei si è rivelato fatale per un'influencer di 33 anni, morta improvvisamente dopo pochi giorni dalla conclusione dell'operazione chirurgica a cui era stata sottoposta: la vittima, la modella Aline Ferreira, lascia il marito e i due figli.

Stando a quanto riferito dalle autorità locali, l'influencer è finito sotto i ferri per effettuare il cosiddetto “Lifting brasiliano dei glutei” (Bbt), un intervento di chirurgia estetica molto richiesto finalizzato ad incrementare in modo considerevole le dimensioni dei glutei del paziente e in genere considerato abbastanza rischioso.

Ciò che è accaduto alla modella, tuttavia, è ancora più grave, dato che la stessa Aline era venuta a conoscenza del fatto che per effettuare l'intervento da lei richiesto le era stato iniettato polimetilmetacrilatosostanza composta da gel e acrilico in genere utilizzata per fini industriali, ad esempio per realizzare parti di autovetture o di vasche da bagno, ma che si impiega in modo del tutto inappropriato oltre che illegale per aumentare, per l'appunto, il volume di zigomi e glutei. Si aggiunge a ciò, inoltre, che la struttura in cui è stata operata la 33enne non era né norma né tantomeno autorizzata ad effettuare interventi del genere.

Aline Ferreira ha effettuato il sollevamento dei glutei il 23 giugno scorso, venendo a trovarla lo stesso giorno e facendo ritorno a casa: tutto sembrava procedere per il meglio nel decorso post operatorio, e la donna non aveva lamentato alcun fastidio, come riferito dallo stesso marito. La situazione è precipitata improvvisamente pochi giorni dopo, ovvero il 26 giugno: prima la febbre, poi, a causa di fortissimi dolori addominali, l'influencer ha perso i sensi in casa.

Portata d'urgenza in ospedale, la modella ha scoperto che l'origine del suo malessere era da ricercare nella presenza di polimetilmetacrilato. Dalla clinica in cui è stato effettuato l'intervento di Bbt i responsabili hanno risposto alle accuse, sostenendo di non aver utilizzato polimetilmetacrilato, bensì “di aver applicato semplicemente un biostimolatore e ipotizzare che l'infezione potrebbe essere stata causata dalle lenzuola presenti nella casa dell'influencer”spiegalo Mail giornaliera.

La situazione è degenerata ulteriormente e Aline è finita in coma, subendo due arresti cardiaci tra venerdì 28 e domenica 30 giugno.

“L'Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria brasiliana suggerisce che il polimetilmetacrilato, un gel iniettabile, dovrebbe essere utilizzato per curare malattie gravi, come la poliomielite, solo nel caso in cui provochino deformità corporee”precisa ancora il quotidiano inglese. In attesa di ulteriori sviluppi la clinica è stata chiusa, anche perché la polizia civile di Goiás ha scoperto che la struttura non aveva alcun titolo per effettuare interventi del genere.





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